L'esponente di centro-destra Rodrigo Paz Pereira si insedia oggi alla presidenza della Bolivia, dando il via a una nuova fase politica ed economica dopo quasi vent'anni di governi progressistri guidati dal Movimento al Socialismo (Mas).
La cerimonia di insediamento si terrà davanti al Parlamento riunito in sessione solenne alla presenza di varie delegazioni internazionali.
Saranno presenti i presidenti Javier Milei (Argentina), Gabriel Boric (Cile), Daniel Noboa (Ecuador) Yamandú Orsi (Uruguay) e il primo ministro del Perù, Ernesto Álvarez, oltre alla vicepresidente esecutiva della Commissione europea, Teresa Ribera, e alla presidente del Congresso spagnolo Francina Armengol. Gli Stati Uniti saranno rappresentati dal sottosegretario di Stato Christopher Landau. La cerimonia segnerà l'inizio di un nuovo corso diplomatico caratterizzato da una politica estera di apertura.
Paz, 48 anni, è stato eletto il 19 ottobre al ballottaggio con il 54,9% dei voti, superando l'ex presidente conservatore Jorge 'Tuto' Quiroga.
Il nuovo governo eredita un'economia fragile, segnata dalla carenza di dollari e di carburante e dall'aumento dei prezzi.
Paz ha promesso di introdurre un modello di "capitalismo per tutti", con incentivi ai piccoli imprenditori, riduzione dei dazi e maggiore apertura agli investimenti esteri. Paz ha assicurato che il suo governo sarà guidato "con sobrietà, pragmatismo e rispetto per la democrazia".











