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Mosca respinge le richieste di una tregua natalizia in Ucraina. "Vogliamo la pace, non vogliamo una tregua per concedere una pausa all'Ucraina per prepararsi a continuare la guerra", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Ora la questione è se stiamo per raggiungere, come dice il presidente Trump, un accordo o no", ha aggiunto Peskov. Ma se gli ucraini, anziché a un'intesa di pace, puntano a "decisioni momentanee e non praticabili, allora difficilmente siamo pronti a partecipare a questo", ha concluso il portavoce di Vladimir Putin, citato dall'agenzia Interfax.

Cremlino, 'nessuna telefonata fra Putin e Trump dopo il 16 ottobre'

Non c'è stata alcuna telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin dopo quella, resa nota, del 16 ottobre scorso. Lo ha detto il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, dopo che ieri sera Trump aveva detto di avere parlato di recente con il capo del Cremlino. Lo riferisce la Tass.

Zelensky, 'pace duratura soltanto se Mosca accetta che ci sono regole'

"Non basta costringere la Russia a un accordo. Non basta farla smettere di uccidere. Dobbiamo far accettare alla Russia che nel mondo ci sono delle regole e che non può ingannare tutti. Questa è la strada per una pace duratura". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, davanti al Parlamento olandese.
Zelensky ha puntato il dito contro le pretese di Mosca di "rinunciare a parti del nostro territorio che non sono nemmeno riusciti a conquistare" o di accettare "i limiti al nostro diritto di unirci all'Alleanza e alla nostra sovranità".

Zelensky, 'siamo nei negoziati più intensi e mirati dall'inizio della guerra'

"Siamo nel mezzo dei negoziati di pace più intensi e mirati dall'inizio di questa guerra: non stiamo parlando di una pausa o di una soluzione temporanea e incerta, ma stiamo lavorando a stretto contatto con i partner per porre fine, finalmente, a questa guerra russa contro l'Ucraina". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo al Parlamento olandese, tornando a chiedere "forte sostegno politico" a Kiev.

Fonti Ue, 'possibile voto sugli asset senza tutti in sala? Se funziona...'

Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa è disposto ad esplorare "soluzioni creative" pur di approvare la proposta dei prestiti all'Ucraina basati sugli asset russi.

Lo afferma una fonte europea in merito all'ipotesi di aggirare il veto del Belgio così come fu aggirato quello dell'Ungheria all'Ingresso di Kiev nell'Unione Europea, con il premier Viktor Orban assente dalla sala del Consiglio al momento della decisione. "Francamente, qualunque cosa funziona ora come ora va bene", ha aggiunto precisando che, idealmente, si vorrebbero avere conclusioni al riguardo il più vicine possibile a 26. Per quanto riguarda i tempi tecnici, ovvero se l'Ucraina sarà in grado di avere i quattrini entro il secondo trimestre del 2026, se i leader prenderanno una decisione in settimana "non si vedono ostacoli" al lavoro legislativo che dovrà fare il Consiglio Ue.

Mosca: 'Non accetteremo truppe Nato in Ucraina, nessuna concessione sui territori'

"Non sottoscriveremo, accetteremo o saremo nemmeno soddisfatti di alcuna presenza di truppe Nato sul territorio ucraino". Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Sergej Ryabkov sottolineando in un'intervista a Abc News che Mosca non accetterà militari dell'Alleanza su suolo ucraino anche se fossero parte di una garanzia di sicurezza o come membri della Coalizione dei Volenterosi. Ryabkov ha poi ribadito che la Russia non ha intenzione di fare concessioni su Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Kherson e Crimea: "Non possiamo assolutamente scendere a compromessi su di esse". In ogni caso, il viceministro ha mostrato ottimismo affermando che le parti sono "sul punto" di raggiungere una soluzione diplomatica.