Momenti di tensione al porto di Lampedusa, dove agenti della Guardia di Finanza stanno cercando di contenere centinaia di migranti che chiedono di lasciare il molo.
Gli agenti hanno effettuato anche una carica di alleggerimento sui migranti che tentavano di sfondare il cordone.
Momenti di caos e disordine si sono verificati anche all'hotspot di Lampedusa, dove in questo momento ci sono 6.762 migranti. Nell'esatto momento in cui la Croce Rossa ha aperto le linee per la distruzione del cibo, diverse centinaia di migranti si sono accalcati per arrivare prima ai sacchetti contenenti il cibo e la bottiglietta d'acqua temendo non fossero sufficienti. La polizia ha bloccato volontari e operatori della Croce Rossa, per evitare che la situazione degenerasse, mettendoli in sicurezza. Subito dopo avere spiegato che c'era da mangiare per tutti la distribuzione dei pasti ai migranti è tornata regolare e senza alcun disordine.
La situazione a Lampedusa è "tragica, drammatica, apocalittica. A Lampedusa non si smaltisce nemmeno la spazzatura, l'acqua per l'isola arriva dalla terraferma. La Croce Rossa ha scorte, ma se arrivano in 3.400 al giorno, tra di loro litigano anche per l'acqua. Siamo tutti in allerta e anche il vescovo è costernato", dice il parroco dell'isola, don Carmelo Rizzo in una intervista al portale Stranierinitalia.it.
Soccorsi e sbarchi autonomi di migranti proseguono senza sosta a Lampedusa dopo i numeri record di ieri.
"La questione dei ricollocamenti è secondaria, sono state ricollocate pochissime persone in questi mesi, è una coperta di Linus, la questione non è come scarichiamo il problema, è fermare gli arrivi in Italia, non vedo ancora risposte concrete", afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Cinque minuti, in onda stasera su Rai1 a proposito della richieste Germania che ieri ha annunciato lo stop all'accoglienza dei migranti dall'Italia. I migranti saranno accolti di nuovo - ha precisato oggi un portavoce del ministero dell'Interno - se si torna al regolamento di Dublino.
EMERGENZA TOTALE
“All’hotspot di Lampedusa ci sono oltre 6.000 persone, tante le famiglie con minori”. A lanciare l’allarme in una nota è la Croce Rossa Italiana che parla di “situazione difficile per via degli oltre 100 sbarchi registrati nelle ultime ore. Stiamo reggendo nella gestione dell’accoglienza, concentrandoci in particolare sui più fragili, ma è evidente che deve continuare a funzionare in queste ore il processo dei trasferimenti dall’isola che, fino a questo momento, ha consentito di mantenere la situazione sotto controllo. È importante anche sotto il profilo umanitario che l’hotspot non vada oltre una soglia critica di presenze”.
BARCHINO SI ROVESCIA, MORTO NEONATO DI 5 MESI
E nella notte si verificata una tragedia. Un neonato di cinque mesi è morto a Lampedusa annegato poco prima che la guardia costiera riuscisse a soccorrere il barcone sul quale si trovava. L’imbarcazione, con una quarantina di persone a bordo, si è rovesciata poco prima dell’arrivo della guardia costiera, e il piccolo è finito in acqua. Per lui non c’è stato nulla da fare, mentre gli altri migranti sono riusciti a mettersi in salvo.
L’ALLARME DELL’EX SINDACO DI LAMPEDUSA
“Da alcuni giorni, e soprattutto nelle ultime ore, Lampedusa sta vivendo un’emergenza umanitaria che ha pochi precedenti– dichiara Totò Martello, capogruppo del Pd al consiglio comunale di Lampedusa e Linosa ed ex sindaco dell’isola- ma evidentemente il governo Meloni ha tentato di imporre il ‘silenzio stampa’. Quando il tema dei migranti serviva alla propaganda della campagna elettorale della destra, per alimentare odio e paura tra gli italiani, qui ogni giorno c’erano decine di giornalisti di testate fedeli all’ideologia meloniana e salviniana pronti a ‘raccontare l’invasione’ anche quando ad arrivare era solo un barchino. Adesso che ci sono più di 6.000 migranti, cioè tanti quanti sono i cittadini dell’isola, si incontrano molti giornalisti stranieri mentre quelli italiani sono una minoranza”.
“Capisco l’imbarazzo della signora Meloni che aveva fatto della ‘spudorata idiozia del blocco navale’ il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale, ma non è certo tentando di nascondere le notizie sotto il tappeto che un paese come l’Italia può pensare di affrontare una simile emergenza umanitaria – ancora Martello -. Lo ripeto da tempo, servono regole condivise a livello internazionale non per ‘fermare i migranti’ ma per gestire i flussi migratori in maniera ordinata regolare e sicura: basterebbe ispirarsi ai principi del ‘Global compact for migration’, il documento delle Nazioni Unite che proprio questa destra si è sempre rifiutata di firmare. Invece il governo Meloni sta cinicamente abbandonando al loro destino migliaia di persone, perché è bene ricordare che si tratta di persone e non di numeri. Ed al tempo stesso sta abbandonando Lampedusa a sé stessa, grazie anche all’incapacità di chi la amministra e non è in grado di fare rispettare l’isola e la sua cittadinanza”.
Per Matteo Salvini il grande afflusso di migranti sull’isola è invece “qualcosa di voluto, organizzato, e pianificato anche per mettere in difficoltà un Governo scomodo”,per mettere in difficoltà il governo.
“Se oltre 100 mezzi navali arrivano in poche ore non è un atto spontaneo ma una atto organizzato, un atto di guerra. Il problema non è solo per Lampedusa, perché poi arrivano a Roma, Milano, Torino, Napoli e Palermo con tutte le spiacevoli conseguenze. Non sono complottista ma siccome non credo al caso credo sia qualcosa di voluto, organizzato, e pianificato anche per mettere in difficoltà un Governo scomodo”, dice il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti intervistato dalla stampa estera. “Sono convinto – continua Salvini – che c’è una pianificazione, una regia. Da parte di chi? Ne discuterò con i miei colleghi, sta lavorando anche l’intelligence che darà risposte. C’è una regia. Sicuramente non possiamo assistere ad altre scene come quelle delle ultime ore. Stiamo raccogliendo elementi. L’intelligence sta indagando e documentando cosa c’è dietro a un traffico organizzato”.