Pressing dell'Unione Europea sugli Usa dopo le due ore di colloquio telefonico tra Trump e Putin in cui il presidente russo ha aperto ad un cessate il fuoco ma dalla tempistica tutta da definire: sicuramente non ora e non di 30 giorni.
"L'Ue ha approvato il suo 17° pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prende di mira quasi 200 navi della flotta ombra.
Le nuove misure riguardano anche le minacce ibride e i diritti umani. Sono in preparazione ulteriori sanzioni contro la Russia. Più a lungo la Russia continuerà la guerra, più dura sarà la nostra risposta". Lo annuncia l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
Il governo britannico di Keir Starmer ha annunciato un ennesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia in risposta agli ultimi raid di droni di Mosca sull'Ucraina. Lo rende noto il Foreign Office. L'iniziativa è in coordinamento con le parallele sanzioni degli alleati Ue.
"Putin non sembra ancora seriamente interessato alla pace, almeno non a condizioni accettabili per gli altri". Lo ha detto il ministro tedesco della Difesa Boris Pistorius arrivando al Consiglio Difesa-Esteri a Bruxelles. "Sta continuando a prendere tempo e anche se la Russia è disposta a parlare di un memorandum, per ora non si intravede un cessate il fuoco. Sono profondamente convinto che ora sia più importante che mai sostenere l'Ucraina in modo energico, oggi chiariremo quindi con quali misure concrete. L'Ue deve inasprire ulteriormente le sanzioni, non saremo disposti a tollerare l'operato della Russia senza conseguenze".
"Dagli Usa abbiamo sentito che senza una tregua ci sarebbero state delle reazioni forti, delle conseguenze, e ora vogliamo vedere queste conseguenze". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al Consiglio affari esteri e difesa, precisando che sinora non si sono viste "serie pressioni" su Mosca nell'ambito delle discussioni avute da Donald Trump.
Mosca, 'pronti a contatti con Kiev, ora tocca a loro'
La Russia è pronta a continuare i contatti diretti con l'Ucraina per la pace e ora "tocca a Kiev" Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, citata dalle agenzie russe.
Zelensky, Putin vuole prendere tempo per continuare guerra
"È ovvio che la Russia sta cercando di prendere tempo per continuare la guerra e l'occupazione. Stiamo lavorando con i nostri partner per fare pressione sui russi affinché si comportino diversamente. Le sanzioni sono importanti e sono grato a chiunque le renda più tangibili per i responsabili della guerra": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky all'indomani della telefonata tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump. Zelensky riferisce di aver parlato con il presidente della Finlandia, Alexander Stubb, con il quale ha anche "discusso i dettagli della conversazione di ieri con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump". "L'importante è che la diplomazia per la pace sia coordinata e orientata a risultati concreti", ha sottolineato il leader ucraino. "Non abbiamo dubbi che la guerra debba concludersi al tavolo delle trattative. Dovrebbero esserci proposte chiare e realistiche sul tavolo. L'Ucraina è pronta per qualsiasi formato di negoziazione produttivo. E se la Russia continua a proporre condizioni irrealistiche e a compromettere i possibili risultati, le conseguenze saranno sicuramente dure - ha concluso -. Oggi sono previsti anche colloqui con gli altri nostri partner".
Cina, sostegno a dialogo Russia-Ucraina su soluzione crisi
La Cina sostiene "il dialogo diretto" tra Russia e Ucraina, dopo che il presidente americano Donald Trump ha annunciato lunedì che i due Paesi avrebbero avviato con effetto immediato i colloqui di pace per effetto della telefonata di due ore avuta con il capo del Cremlino, Vladimir Putin. "La Cina sostiene tutti gli sforzi volti al raggiungimento della pace e auspica che le parti interessate proseguano il dialogo e i negoziati per una soluzione politica della crisi", ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, nel corso del briefing quotidiano.
Ue, l'adesione di Kiev è un elemento chiave per le garanzie di sicurezza
"La discussione di oggi verterà su ciò che l'Ue può fare per l'Ucraina per una pace duratura e giusta. L'integrazione dell'Ucraina nell'Ue sarà un elemento chiave per le garanzie di sicurezza una volta che i negoziati di pace saranno avviati. L'Ucraina ha fatto i compiti a casa, quindi è pronta per aprire il cluster 1 sui fondamentali e ora il Consiglio ha tutti gli elementi per prendere una decisione". Lo ha detto la commissaria europea all'Allargamento Marta Kos arrivando al Consiglio Difesa-Esteri.
Le dichiarazioni del portavoce del Cremliono all'indomani del colloquio con Putin
I contatti tra Russia e Ucraina sono stati ristabiliti e sono già in corso di implementazione. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in una conversazione con i giornalisti resa nota dalla Tass. "I contatti tra russi e ucraini sono ora in corso", ha spiegato - I contatti, infatti, sono stati ricreati, il che è molto importante in questa fase".
Il Cremlino è a conoscenza dell'offerta del Vaticano di ospitare i negoziati tra Russia e Ucraina, ma non è stata ancora presa alcuna decisione ha aggiunto Peskov. "Tutti sono a conoscenza di questa iniziativa del Papa - ha detto in una dichiarazione rilanciata dalla Tass -. C'è stata anche una dichiarazione del Vaticano. E, naturalmente, la parte russa è grata a tutti coloro che sono disposti a dare il loro contributo. Ma non sono state ancora prese decisioni specifiche sul luogo in cui proseguire i possibili negoziati futuri".
Non sono state fissate scadenze per la preparazione del memorandum tra Russia e Ucraina, le parti si scambieranno le bozze ed elaboreranno un testo unico ha aggiunto Peskov. "Non ci sono scadenze e non possono essercene - ha detto in una dichiarazione rilanciata dalla Tass -. È chiaro che tutti vogliono farlo il più velocemente possibile, ma, ovviamente, il diavolo si nasconde nei dettagli". Secondo Peskov, "i progetti saranno formulati sia da parte russa che da parte ucraina. Le bozze saranno scambiate e poi ci saranno contatti complessi per elaborare un testo unico".
Trump, facciamo del nostro meglio per lo stop alla guerra in Ucraina
"Stiamo facendo del nostro meglio per metter fine alla guerra in Ucraina". Lo ha detto Donald Trump nel corso di una cena alla Casa Bianca per il Kennedy Center. "Ve lo dirò in due settimane". Così Trump ha risposto a chi gli chiedeva se l'Ucraina stesse facendo abbastanza per trattare e mettere fine alla guerra. Trump ha parlato a margine della consegna delle prime "medaglie al sacrificio", riconoscimento che sarà insignito agli agenti che hanno dato la loro vita in servizio. Le prime medaglie, disegnate da Tiffany, sono state consegnate alle famiglie di tre agenti della Florida.
Il Papa può aiutare a raggiungere la pace ma un ruolo maggiore di Leone XIV non si tradurrebbe in un passo indietro degli Stati Uniti. "Sarebbe fantastico" avere i negoziati in "Vaticano, avrebbe un significato extra. Potrebbe essere utile. C'è un'enorme amarezza, rabbia, e penso che forse questo potrebbe aiutare con parte di quella rabbia", ha messo in evidenza Trump.
Il ministro degli Esteri britannico Lammy: 'Gli ultimi raid mostrano che Putin è un guerrafondaio'
"Gli ultimi attacchi" della Russia in Ucraina "mostrano ancora una volta che Putin è un guerrafondaio". Lo dichiara il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, a margine delle nuove sanzioni anti Mosca e all'indomani della telefonata fra il presidente russo e Donald Trump. Lammy torna poi a sollecitare Putin ad aderire "subito al cessate il fuoco" chiesto da Trump, affinché possano iniziare "i negoziati su una pace giusta e duratura". "Resistere agli sforzi di pace potrà solo raddoppiare la nostra determinazione ad aiutare Kiev a difendersi" e a usare le sanzioni per limitare "la macchia da guerra" russa, conclude Lammy.