ROMA – In Commissione Esteri e Difesa del Senato si è espressa favorevolmente all’accordo tra Italia e Svizzera relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri, con protocollo aggiuntivo del 23 dicembre 2020, fatto a Roma il 30 maggio 2024 e a Berna il 6 giugno 2024. Presente alla seduta anche il Sottosegretario agli Esteri Silli. L’esame del provvedimento,  proseguito dopo la seduta di metà giugno, ha visto l’informativa da parte del Presidente Commissione Craxi circa i pareri non ostativi della Commissione Bilancio e della Commissione Affari costituzionali.  Al termine è stato conferito il mandato al relatore Alfieri a riferire all’Assemblea per l’approvazione del disegno di legge, con richiesta di autorizzazione a svolgere una relazione orale. Si ricorda che l’accordo è finalizzato a definire il quadro giuridico per eliminare le doppie imposizioni sui salari, sugli stipendi e sulle altre remunerazioni ricevuti dai lavoratori frontalieri dei due Paesi, con la previsione del principio di reciprocità, a differenza di quanto previsto da un precedente accordo del 1974 che regolava unicamente il trattamento dei lavoratori frontalieri italiani che lavoravano in Svizzera. Il protocollo di modifica si è reso necessario per disciplinare un aspetto del mondo del lavoro, quello del telelavoro, particolarmente importante nel contesto attuale. Al variare del mercato del lavoro, il fenomeno dei frontalieri nel suo complesso ha evidenziato una notevole crescita, sia dal punto di vista dei flussi quantitativi che dal punto di vista della qualità di un vasto capitale umano impiegato nei diversi settori economici. Si prevede l’entrata in vigore del provvedimento dalla data di ricezione dell’ultima delle notifiche con le quali i due Stati si comunicheranno la conclusione delle rispettive procedure interne.