Dallas (USA), 2 dicembre 2025
La Commissione Bilancio dell'Ars in Sicilia, questa mattina, ha approvato diversi emendamenti aggiuntivi alla Finanziaria proposti dal governo regionale Schifani. In particolare alcune norme sono rivolte alla platea dei siciliani all’estero: circa 700mila iscritti all’AIRE, ma si calcola in 5 milioni il numero dei potenziali interessati. Dalla norma che punta all'attrazione di nuovi residenti dall'estero mediante il riconoscimento di un contributo, all’istituzione di una Consulta dei siciliani all'estero, si offre una nuova prospettiva ai siciliani nel mondo che vogliano pensare alla strada del rientro nell’Isola.
“Un provvedimento che rappresenta positività e lungimiranza – dichiara Vincenzo Arcobelli, rappresentante della comunità siciliana in Nord America e componente del Consiglio Generale degli italiani all’Estero -. La cosiddetta “norma Portogallo” approvata oggi dalla Commissione Bilancio dell’ARS rappresenta un passo concreto per rendere la Sicilia più attrattiva per i siciliani (e non solo) che vivono all’estero, guardando ai modelli di successo portoghese e madeirense e che mette la Sicilia in competizione reale per attrarre capitale umano e investimenti dalla propria diaspora.
L’istituzione della Consulta dei Siciliani all’Estero – continua Vincenzo Arcobelli - è altrettanto importante: dopo anni di attesa, avere finalmente un organismo ufficiale che possa dare voce e rappresentanza istituzionale ai milioni di siciliani nel mondo, potrà rappresentare un atto di riconoscimento e di gratitudine verso una comunità che non ha mai smesso di sentirsi legata alla terra d’origine. Dagli States, quindi un plauso all’assessore regionale siciliano dell’Economia Alessandro Dagnino e al governo regionale Schifani, nonché ai deputati regionali che - in modo bipartisan superando le dicotomie maggioranza/opposizione - hanno scelto la strada del confronto costruttivo votando, all’unanimità, misure che corrispondono all’interesse dei siciliani all’estero. L’auspicio è che la votazione della Legge non riservi sorprese e che si possa procedere velocemente all’attuazione della Legge che guarda con attenzione alla diaspora siciliana -  conclude Vincenzo Arcobelli”.