di STEFANO CASINI

Quando ci sono momenti difficili del mese di dicembre per le associazioni italiane che, per spazio, tempo o per mancanza di coordinamento, devono fare le proprie feste di commiato dell’anno la stessa domenica, una presenza di decine e decine di persone alla Casa degli Italiani per il commiato dell’AIUDA, non sono pochi. Marchigiani, Campani e ToscanI, che concentrano buona parte della collettivitá, giá avevano scelto la stessa data. Abbiamo incontrato l’onnipresente Filomena Narducci, che abbiamo potuto intervistare:

D – Perché avete scelto la stessa domenica di altre grandi associazioni per realizzare il commieto dell’AIUDA?

FILOMENA NARDUCCI – “Tutti sappiamo che, in quest’epoca, purtroppo, i giorni sono contati per tutte le associazioni, che sono tante. Farla in un altro momento, forse poteva essere una scelta, comunque, appunto, per la coincidenza con Marchigiani, Campani e Toscani 3 associazioni importanti, abbiamo deciso di farla lo stesso. E non ci siamo sbagliati, perché, oltre 60 connazionali presenti, non sono pochi.

 

D – In questo momento, l’AIUDA e la stessa Casa degli Italiani, stanno passando un momento complesso. Ci sono aree con molta umiditá, si deve fare manutenzione ecc. Cosa c’é in mente?

FILOMENA NARDUCCI – “Esatto dovevamo fare al piú presto questo commiato, anche per comunicare quali sono i nostri piani per l’anno prossimo. Soffitto, tetto….. ci sono delle parti dove l’acqua cade naturalmente, insomma, dobbiamo farci carico subito della nostra Casa degli Italiani. Bisogna metterla in condizioni e questo é un onere importante. I connazionali devono capire che, la Casa degli Italiani, é la casa di tutti i connazionali, questo si deve capire. Non bisogna essere soltanto affezionati ad un immobile, simbolo da tanto tempo della storia della nostra comunitá in Uruguay e specialmente a Montevideo, É una storia viva e bisogna tenerla in condizioni decenti. Il soffitto, per esempio, é stato fatto piú di 30 anni fa e oggi sta cadendo a pezzi. Per farlo nuovo ci vogliono molti soldi, questo sforzo lo faremo lo stesso, ma bisogna anche coinvolgere tutti quelli che amano la nostra Casa e ne fanno uso. Cominceremo i lavori a gennaio, ma, a febbraio, si comincia anche una campagna solidale.

D – Ci sono fonti genuine statali dalle quali si puó accedere a una sovvenzione per i lavori. Non so, l’Ambasciata o il COMITES?

Filomena Narducci - “Purtroppo no. Il COMITES ci paga un compenso per utilizzarla nelle sue riunioni, ma, capisci che é molto poco, circa 300.000 pesos all’anno, Cosa ci puoi fare con questa cifra a ristrutturare un’immobile? Per questo é molto importante che l’AIUDA possa fare, ogni anno, piú incontri, piú cene o pranzi, per raccogliere un po’ di danaro per fare questi lavori. Il tipo di attivitá conviviale é ideale, perché, si muove la Casa degli Italiani e si muove la gente.

 

D – Secondo te quali sono state le autoritá piú importanti a partecipare?

Filomena Narducci – “Non c’é dubbio! É venuto al pranzo il nuovo Console d’Italia in Uruguay, Marco Rossi, é restato fino alla fine e la gente era contentissima perché il Console era lí, con noi, ha salutato tutti, ha ascoltato tutti e questo, non soltanto lo hanno apprezzato tutti i presenti, ma é stato veramente bello! C’era anche Daniel Campon, dell’Ufficio Assistenza dell’Ambasciata, un amico della casa da tanto tempo. Comunque, per fortuna ci ha aiutato anche il tempo, c’é stata una buona partecipazione a tutte le feste e siamo contenti. Vuol dire che la collettivitá, ancora si muove bene e non partecipano soltanto i piú anziani, c’erano anche giovani e bambini. Poi voglio sottolineare che, domenica, tra di noi, c’erano anche molte persone che hanno appena presola cittadinanza, altre senza cittadinanza, altre in attesa, che, se non cambia questa terribile legge varata dal governo, non l’avranno. Erano lí, alla Casa degli Italiani. Quando il Ministro Taviani dice che le persone non hanno vincolo con le collettivitá, questo ti dimostra che molti síhanno vincolo o lo vogliono avere a tutti i costi. Persone che si sentono orgogliose di portare sangue italiano! Il 2025, come comunitá, é stato un anno molto doloroso, per le leggi che ha deciso il governo italiano sulla Cittadinanza.

 

D – Quanto tempo potrebbero prendere i lavori per ristrutturare la Casa degli Italiani?

Filomena Narducci – “A dir la veritá, non sappiamo quanto tempo ci vorrá, ma l’AIUDA ha altri compiti importanti, come quello dei Panteoni. L’AIUDA non ha soltanto il compito di distribuire qualche aiuto dello Stato Italiano ai piú bisognosi,  deve gestire la Casa degli Italiani e i Panteoni del cimitero e solo per la gestione implica danaro.

 

D – Cosa mi puoi dire sul COMITES?

Filomena Narducci – “NON ESISTE!”