Quando a Justin Trudeau, Primo Ministro del Canada, è stato chiesto della sua risposta soft ai terroristi dell'ISIS e la sua attenzione sul 'recupero' degli stessi, la risposta è stata davvero inquietante. Infatti il Primo Ministro ha collegato i combattenti dell'ISIS che rientrano in Canada alle "famiglie italiane che si sono insediate a Montreal, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale" e come tali flussi di emigranti fossero discriminati per la loro religione e il loro modo di vestire.

E questo paragone, si legge su un editoriale apparso sul 'Toronto Sun', che ovviamente non è di parte, non si tratta di un quotidiano non italiano, "è offensivo per tutti gli emigranti e i rifugiati che sono arrivati in Canada sia per cercare opportunità che per sfuggire alle violenze sprezzanti e odiose inflitte loro dai terroristi".

Per correttezza bisogna anche aggiungere che l'editoriale in questione non si è soffermato soltanto sull'assurdo confronto tra centinaia di migliaia di persone che sfuggivano la povertà per cercare un futuro migliore per loro e i propri figli e terroristi che, persa la loro battaglia, se ne vorrebbero tornare a casa cancellando, con il supporto del governo, tutte le atrocità commesse, ma anche su altre cosiddette gaffe, definite imbarazzanti e vergognose, che ha commesso il Primo Ministro.

Justin Trudeau, 46 anni, è il 23º Primo Ministro del Canada, eletto nel 2015, mentre è stato il leader del Liberal Party dal 2013. Figlio di Pierre Elliottt Trudeau che ha occupato la stessa posizione per due mandati, dal 1968 al 1979 e dal 1980 al 1984. Il terzo tra i Primi Ministri canadesi che per maggior tempo è rimasto in carica nella storia del Paese nordamericano, dopo William Lyon Mackenzie King e John A. Macdonald . Trudeau senior è rimasto, complessivamente, su quella che, politicamente è la poltrona più importante del Canada, per 15 anni e 164 giorni.