Il Brasile, durante la Seconda Guerra Mondiale, ha avuto un ruolo davvero importante attraverso la partecipazione della Força Expedicionaria Brasileira (FEB) e i 25.000 soldati che furono inviati in Europa e in particolar modo in Italia. Così al fine di rafforzare i legami di amicizia tra Brasile e Italia, Embratur (Instituto Brasileiro de Turismo), il Ministerio do Turismo, il Gabinete de Segurança Institucional de Presidencia da Republica, il Ministerio da Difesa e delle Relaçoes Exteriores hanno promosso sul territorio italiano una serie di eventi denominati "Tra Amici" che hanno avuto anche lo scopo di incentivare gli italiani a conoscere il Paese sudamericano. Ad accompagnare la delegazione anche una troupe di TV Record che ha poi realizzato una serie di tre reportage speciali per raccontare la storia che ha unito le due nazioni durante uno dei momenti più difficili della storia moderna. "In una settimana di eventi - ha spiegato Gilson Lira, direttore di Inteligencia Competitiva e Promoçao Turistica - il festival 'Tra Amici' è servito per perpetuare la memoria dei combattenti brasiliani che hanno svolto un ruolo primario nella liberazione delle città italiane. L'idea era anche quella di approfittare del patriottismo e il profondo interesse nella regione al fine di rendere più popolare il Brasile e aumentare in questo modo il flusso di turisti italiani nel nostro Paese". Il primo episodio mandato in onda da TV Record ha mostrato l'arrivo dei brasiliani in Italia, quelli che combatterono durante la seconda Guerra Mondiale: "Giunsero - si spiega - senza armi e completamente impreparati, ma in breve tempo si sono conquistati la fiducia delle popolazioni". La seconda parte ha puntato l'attenzione sulla presa di Monte Castello, una dura battaglia combattuta tra i brasiliani e le forze naziste che durò otto mesi.
Poi, il terzo e ultimo episodio, si è concentrato sulla convivenza tra italiani e brasiliani durante la guerra e ha cercato anche si spiegare perché i primi amano tanti i secondi. E a Porretta Terme, alla fine della guerra i soldati sudamericani furono omaggiati con un busto dedicato a Marechal Mascarenhas de Morais, comandante delle truppe.