Sull'isola di San Servolo a Venezia, luogo in cui un tempo si curavano i mali dello spirito e della mente, risplende lo spirito della cultura internazionale grazie alla "Venice International University". Il suo presidente, l'Ambasciatore Umberto Vattani, amante dell'arte, ha portato di recente un’installazione temporanea di "Pomodoro" nell'isola, dando così a tutti la possibilità di ammirare dall'acqua la splendida scultura.

L'ambasciatore Umberto Vattani, presidente della Venice International University

L'INAUGURAZIONE DELL'ANNO ACCADEMICO
Oggi, sulla stessa isola della Laguna, è andata in scena la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico della Venice International University con una prolusione (e conseguente lectio magistralis) di Philippe Donnet, direttore generale e amministratore delegato del gruppo Generali, il quale ha sottolineato il valore e l’importanza dell'università veneziana, già guidata da Carlo Azeglio Ciampi ed ora dal lungimirante ambasciatore Vattani.

Il console onorario di Colombia Mattia Carlin con la pianista Gaia Vazzoler

L'INTERVENTO DI DONNET
Donnet, nel suo intervento, ha detto di credere nel valore di questa istituzione per la formazione di nuovi talenti in ambito internazionale e nella bellezza in se è per se della città lagunare. A tal riguardo il professore ha parlato del tema della sostenibilità ed ha annunciato che le Procuratie Vecchie, sede storica della compagnia assicurativa (che ha come simbolo proprio il leone di San Marco), saranno oggetto di restauro e diverranno una "casa" dedicata a iniziative umanitarie e aperta al pubblico.

LA PLATA DEGLI OSPITI
Tra gli ospiti illustri dell'inaugurazione vi erano il console onorario di Colombia dott. Mattia Carlin e filosofo d'azienda di Enel X, l'artista Fabrizio Plessi, Adelchi D'Ippolito, procuratore antiterrorismo a Venezia, il Magnifico Rettore Michele Bugliesi di Ca' Foscari, il vicesindaco di Venezia Luciana Colle e la principessa Caroline Murat, pianista discendente di Napoleone Bonaparte. L'evento si è concluso con un omaggio al pianoforte a Claude Debussy di Gaia Vazzoler.