(Foto Ansa)

È arrivato in piazza Duomo fra fischi e contestazioni il corteo del 25 aprile in corso a Milano.

Ad attendere le persone che hanno sfilato per le vie della città i militanti del presidio organizzato dai Giovani Palestinesi al quale hanno aderito anche le realtà antagoniste. C'è stato da parte loro un tentativo di sfondare le transenne che separano la piazza dal palco ma sono stati bloccati dalle forze di polizia. Fischi e urla 'assassini assassini" e "vergogna", hanno accolto il corteo. I pro Palestina hanno fischiato anche l'inno d'Italia e il sindaco Giuseppe Sala.

"Vogliamo riprenderci questa piazza e riprenderla sul serio, non in modo performativo per questo abbiamo deciso di organizzare un momento di lotta che si terrà in piazza Duomo alle 13:30": così hanno spiegato a radio Onda d'urto i giovani palestinesi e le realtà antagoniste che oggi si sono date appuntamento a Milano. In alcune storie su Instagram i giovani palestinesi lamentano che non è stata accolta la loro richiesta di parlare dal palco della manifestazione nazionale del 25 aprile e che lo spezzone palestinese è stato relegato in coda al corteo: "Noi non sottostiamo al Pd e ai sionisti: portiamo la Palestina in piazza Duomo".

"Non abbiamo alcuna intenzione di sottostare ai diktat dei sionisti e dei complici dei sionisti. Quarantamila martiri - hanno aggiunto nelle storie - ci impongono oggi di fare delle scelte e se non le facciamo ora, quando le faremo? Ora è il momento di agire, ora è il momento di scegliere. Perché se non lo faremo il 25 aprile - hanno concluso - non lo faremo mai e resteremo schiavi del sionismo".

"Mi aspetto un grande 25 Aprile partecipato. I nostri segnali ci dicono che sarà molto partecipato, con una manifestazione unitaria, pacifica e che supererà tutte le polemiche preparatorie che ci sono state". È l'auspicio e la convinzione di Primo Minelli, presidente di Anpi Milano, a margine della deposizione delle corone per la festa della Liberazione davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. "Il nostro slogan principale, come ho sempre detto, è 'Viva la Repubblica antifascista'. Ovviamente è una festa ma con il clima generale si fa fatica a immaginare una festa, quindi lo striscione che abbiamo preparato 'Cessate il fuoco ovunque' - ha aggiunto in riferimento alle polemiche della comunità ebraica -, è uno striscione che tenta di dare una risposta di pace a un problema di guerra che è aperto. Alla fine la Resistenza è stata guerra alla guerra". Al corteo di oggi "ci sarà" anche lo scrittore Antonio Scurati, "stiamo valutando con il sindaco l'opportunità e la disponibilità di farlo venire sul palco" a leggere il suo monologo "censurato dalla Rai" ma "lo diremo all'ultimo momento", ha concluso.

"Ma che prima volta...Ho sempre onorato il 25 aprile senza doverlo sbandierare e senza politicizzarlo". Così Matteo Salvini alla celebrazione del 25 aprile in largo Caduti milanesi per la Patria a Milano. "Non l'ho detto fino all'ultimo per evitare che ci fossero quelli che invece di celebrare il passato perché non ritorni, vanno in giro a creare problemi" ha aggiunto il leader della Lega.