C'è una possibilità che chi abbia visitato il Grand Canyon tra il 2000 ed il 2018 possa aver assorbito delle radiazioni da uranio. Elston Stephenson - responsabile della sicurezza del Parco nazionale del Grand Canyon - ha fatto sapere alla Cnn di aver iniziato ad avvertire lo staff del parco e i visitatori di queste esposizioni già da quest'estate, ma di essere stato ignorato.

Le rocce che circondano il Canyon sono ricche di uranio, ma i livelli sarebbero al di sotto della soglia di pericolo per la salute pubblica secondo il dipartimento per la salute pubblica dell'Arizona.

Stephenson ci tiene subito a precisare alla tv americana che "ciò non vuol dire che qualcuno sia stato contaminato, o che abbia problemi di salute. Significa semplicemente che c'è dell'uranio sul posto e tu eri lì. In questi casi devo avvertirti, per legge".

Lo staff del parco sta lavorando insieme al governo dell'Arizona per capire cosa sia accaduto, e forniranno dettagli più precisi appena avranno dati a disposizione.

Secondo Anna Erickson - professoressa di ingegneria nucleare e radiologica alla Georgia Institute of Technology - è improbabile che ci siano pericoli effettivi per chi è stato esposto.

Finora, si sa che i livelli di radiazioni erano più alti rispetto alla soglia prevista solo in un punto, vicino a dei contenitori di uranio, segnalati lo scorso 18 giugno.

Questi secchi sarebbero stati rimossi, ma Stephenson ha denunciato l'impreparazione del suo staff per casi del genere. Per spostare quei secchi, pieni di materiale tossico, hanno usato dei banali guanti da giardinaggio comprati in un negozio vicino.

Gli ispettori statali dell'Osha - Occupational Safety and Health Agency, un'agenzia statale che si occupa di sicurezza nei posti di lavoro - sono arrivati solo a fine novembre.

"L'Osha ha aperto un'inchiesta sulla questione, iniziata il 28 novembre", ha detto un portavoce dell'agenzia alla Cnn.