La notte del San Paolo racconta che per l'ottavo scudetto per la Juventus ormai è solo una questione di tempo. Vincere pur non giocando bene, soffrendo, portandosi a +16 sulla seconda significa, come aveva detto Allegri alla vigilia, che la vecchia signora torna a Torino "con due terzi di scudetto". La buona notizia è il ritorno al gol su punizione di Pjanic, le brutte sono l'espulsione dello stesso bosniaco e la mancanza di gioco, che non fanno ben sperare in vista del ritorno con la squadra del 'Cholo' Simeone. Napoli bello (a tratti un po' meno) e sprecone.
L'episodio che cambia la partita arriva allo scoccare del minuto 25 del primo tempo: uno sciagurato retropassaggio di Malcuit (che fino a quel momento aveva dato parecchi grattacapi ad Alex Sandro) finisce sui piedi di Cristiano Ronaldo. Meret non tocca il portoghese, ma l'arbitro si appella al "tentato contatto", assegnando la punizione alla Juve. Rosso al portiere. Pjanic trasforma nel vantaggio bianconero: è 1-0. Il bosniaco beffa il neo entrato Ospina (Ancelotti sacrifica Milik) con una traiettoria non irresistibile; la palla sfiora appena la testa di Zielinski che, in barriera, non salta.
La catena di destra è l'anello debole, con Emre Can e Cancelo che in diverse occasioni pasticciano, ed è da lì che riparte la squadra di Ancelotti, colpendo subito un palo ancora con Zielinski (su gran lancio di un propositivo Fabian Ruiz). La Juve non brilla ma controlla e prima dell'intervallo (39') trova il 2-0 con la capocciata (deviata) di Emre Can su cross di Bernardeschi.
Secondo tempo. Il finale del San Paolo pare già scritto, e invece è ancora Pjanic a regalare un altro colpo di scena, ma stavolta a vantaggio del Napoli: al 2' tocca il pallone con la mano ed essendo già ammonito fa la stessa fine di Meret; sotto la doccia anzi tempo ed ora in 10 contro 10. Nel frattempo Ancelotti ha buttato nella mischia Mertens (per Malcuit) e la mossa si rivelerà subito vincente: al 16' Insigne mette dentro un pallone ghiottissimo nell'area piccola su cui Callejon s'avventa, lasciandosi Chiellini alle spalle: un colpo chirurgico in controbalzo che passa sotto il braccio di Szczęsny. È il 2-1 che riaccende il San Paolo e riapre la contesa. Allegri si copre con De Sciglio al posto di Cancelo ma la squadra continua a soffrire.
La Juve dopo il 2-1 subisce le offensive della squadra di casa: tutti dietro la linea della palla in un estremo 4-4-1, solo Ronaldo rimane isolato lì davanti. La situazione non migliora con l'inserimento di Bentancur per Mandzukic e al 35' il Napoli ha l'occasione d'oro per il 2-2: dopo il consulto con il Var il fallo di mano di Alex Sandro in area viene punito con il calcio di rigore, ma il tiro di Insigne si stampa sul palo. Juve graziata e gara che si riscalda per un brutto fallo di Koulibaly sul neo entrato Dybala, da cui nasce un parapiglia tra campo e panchina bianconera.
Napoli che, come se ce ne fosse bisogno, vede sfumare definitivamente il sogno scudetto. Ora rimane l'Europa League alla squadra partenopea per regalare emozioni importanti ai suoi tifosi. Juve che vola a +16: brutta ma vincente, ma ci vorrà ben altro per impensierire l'agguerritissimo Atletico.

IL TABELLINO: 

NAPOLI (4-4-2): Meret; Malcuit (46' Mertens), Maksimovic, Koulibaly, Hysaj; Callejon (78' Ounas), Allan, Fabian, Zielinski; Milik (27' Ospina), Insigne. A disp.: Karnezis, Chiriches, Ghoulam, Luperto, Mario Rui, Diawara, Younes, Verdi.

All.: Carlo Ancelotti

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo (61' De Sciglio), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (85' Dybala), Mandzukic (74' Bentancur), Ronaldo. A disp: Pinsoglio, Perin, Barzagli, Caceres, Rugani, Spinazzola, Kean.

All.: Massimiliano Allegri

Arbitro: Gianluca Rocchi (Firenze)

Marcatori: 28' Pjanic (J), 39' Emre Can (J), 61' Callejon (N)

Ammoniti: Maksimovic, Koulibaly, Allan (N), Pjanic, Cancelo, Alex Sandro, Bentancur, Dybala (J)

Espulsi: al 25' Meret (N), al 47' Pjanic (J)

Note: al 86' Insigne (N) sbaglia un rigore.