"Non si può mettere a rischio un Governo per un punto che è all'interno del contratto di Governo. E' un paradosso". Così il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Lo dico anche agli elettori della Lega che cosa poteva accadere se avessimo messo in discussione la legittima difesa che non ho fatto e non farò nel contratto di Governo, se avessi messo in discussione il decreto sicurezza o se avessi messo in discussione gli altri provvedimenti che allora quando abbiamo scritto questo bellissimo contratto di Governo sono entrati in quota Lega? Vi saresti arrabbiati. Ecco perché c'è un certo disappunto nel M5S. Noi ci siamo battuti per mettere nel contratto di Governo questo tema e vogliamo che si realizzi. E lo facciamo con tutti i passaggi dovuti", sottolinea Di Maio.

Mettere la linea alta velocità Torino-Lione nel contratto, aggiunge, "non è stata una volontà ideologica. Qui non siamo né contro l'alta velocità o il trasporto su rotaia ci mancherebbe altro né contro le infrastrutture italiane. Tanto è vero che prima di dare seguito alla ridiscussione integrale del progetto abbiamo commissionato come Governo un'analisi costi-benefici che ha sostanzialmente confermato che non era motivo ideologico l'ingresso della ridiscussione del progetto all'interno del contratto di Governo ma aveva un fondamento scientifico che si fondava sul fatto che questa opera non stava in piedi". Quando è venuto fuori dall'analisi costi e benefici, aggiunge, "non era una conclusione scontata. Su altre opere l'analisi costi-benefici ha avuto esiti diversi legati allo stato di avanzamento dei progetti ed è emerso che si doveva andare avanti: il Terzo Valico, il tunnel del Brennero e la Tap".