Angelo Solazzo, presidente della CIM, Confederazione Italiani nel Mondo, ha guidato una delegazione che ha visitato l'Ecuador, da Guayaquil a Manta, da Cuenca a Santa Elena. Si è trattato di una visita a carattere economico per possibili investimenti nel settore immobiliare turistico, degli alimenti processati e in altri settori ancora a cominciare da quello agricolo.

Assieme a Solazzo hanno preso parte alla delegazione italiana Carla Dal Negro, Rosanna Ferraioli, Antonio Fasolino e Maurizio Ferraioli. Guidati dai rappresentanti della Camara de Comercio Binacional Ecuatoriano Italiana (CBEI), il gruppo italiano in agenda ha avuto diversi colloquio con le autorità ecuadoriane. Il primo appuntamento si è avuto con il Governatore di Guayas, Raul Ledesma e il vice sindaco di Guayaquil, Domenica Tabacchi.

Inoltre il gruppo del CIM si è incontrato anche con i dirigenti della Camara de Construction de Guayaquil. CIM è presente nel mondo in 24 Paesi dove maggiore è la concentrazione di italiani e discendenti di italiani. Uno degli aspetti che maggiormente hanno attirato l'attenzione della imprenditoria italiana in Ecuador riguarda il settore immobiliario turistico, in particolare lo sviluppo programmato nell'area di Puerto de Aguas Profundas.

"Quello che caratterizza le costruzioni immobiliari italiane - ha sottolineato Solazzo - è il ricorso a prodotti di alta qualità ed è quello che stiamo offrendo anche in Ecuador, accompagnato da un ottimo servizio". Si tratta della seconda visita in Ecuador, nell'arco di un ventennio, di Angelo Solazzo. "Ci sono stati cambi positivi - ha spiegato il presidente del CIM - che hanno di conseguenza attirato l'attenzione degli investitori stranieri".

Ma anche l'agricoltura, i prodotti tipici dell'Ecuador, stanno interessando, e molto, le aziende italiane. Dal mango alla guanabana, solo per citarne un paio e si stanno cercando quelle che sono le condizioni più favorevolei per l'export. Inoltre si stanno anche analizzando le opportunità per esportare in Ecuador macchinari agricoli italiani senza tralasciare la idea di imprese miste, italo-ecuadoriane.