Gentile Direttore, caro Mimmo, colgo l’occasione del Ventennale dal pubblicazione del numero zero di “Gente d’Italia” in America latina per ricordare il prezioso ruolo che l’informazione svolge quotidianamente nell’orientamento sociale, culturale e civico nella società di oggi a maggior ragione in contesti nei quali la lingua parlata è diversa dall’italiano. Gente d’Italia ha un valore aggiunto rispetto ai giornali nazionali perché narra e informa anche in lingua spagnola, ovvero riesce a tenere assieme e a comunicare in due idiomi diversi e a rappresentare culture multiple, che lo caratterizzano come uno strumento sussidiario alla formazione linguistica offerta dal servizio pubblico nel continente sud americano.

Il modello giornalistico espresso da Gente d’Italia va oltre la notizia e l’informazione perché racchiude in ogni sua edizione messaggi non codificati utili alla diffusione e al mantenimento della cultura. La profonda trasformazione dell’informazione avvenuta con l’avvento della digitalizzazione e la diffusione dei social media permette di conoscere in tempo reale le notizie pubblicate dai giornali nazionali, cosa che arricchisce e concorre a creare la pubblica opinione in particolare quando le informazioni sono approfondite e contengono dettagli su temi di grandi interesse. In questo il giornalismo professionista si differenzia “dall’informazione fai da te” perché oltre a garantire una deontologia rispetta regole e comportamenti, usanze proprie della categoria che ovunque viene rispettata e riconosciuta come il “quarto potere”.

Gente d’Italia vive da protagonista nel mondo dell’informazione, i suoi lettori sono i destinatari di un’informazione indipendente e costituiscono la ricchezza di un giornale libero. Gente d’Italia, come del resto tutte le testate giornalistiche italiane all’estero, svolge questo ruolo di cerniera tra due culture, tra mondi distanti che in ogni modo si incontrano nelle pagine, negli articoli e avvicinano la narrazione alla realtà e alla vita quotidiana facendo vivere la parola, i termini, i concetti, le idee dentro le culture dei propri lettori.

In questa missione Gente d’Italia, i suoi giornalisti e tutti coloro impegnati nella sua pubblicazione sono dei maestri ai quali rivolgo il mio più sentito augurio, come anche ai lettori che continuano a tenerlo in vita e attraverso loro rendono presente ogni giorno quei tratti d’italianità di cui il quotidiano è straordinario testimone e promotore.

Michele Schiavone
Segretario Generale Cgie