Ricorre oggi il 63esimo anniversario della tragedia di Marcinelle, in Belgio, una delle pagine più buie della storia dell'emigrazione italiana. L'8 agosto del 1956, a causa di un incendio in uno dei pozzi della miniera di carbon fossile di Bois du Cazier, persero la vita 262 minatori di diversi paesi, tra i quali 136 italiani.

STRONCATI DALLE ESALAZIONI DI GAS
Per gli sfortunati minatori di Marcinelle, che invano cercarono una via di scampo nei tunnel bloccati dal fuoco, furono letali le esalazioni di gas. Non a caso, dopo questa strage nel sottosuolo, il Belgio ha introdotto l'utilizzo della maschera antigas nelle miniera.

8 AGOSTO GIORNATA DEL SACRIFICIO DEL LAVORO ITALIANO
Dal 2001 la data dell'8 agosto è stata proclamata Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo e oggi in tante città dello Stivale si ricorderà la strage degli operai italiani. Così oggi, dal Lazio alla Calabria (moltissimi minatori arrivavano in Belgio dal Sud d'Italia) le bandiere a mezz'asta ricorderanno la tragedia di Marcinelle e inviteranno a riflettere sulla "Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.

COMMEMORAZIONI A MARCINELLE
Alle commemorazioni a Marcinelle a rappresentare l'Italia ci sarà la vice ministra degli Esteri Emanuela del Re.

L'INTERVENTO DI MOAVERO
"Oggi è il 63/mo anniversario della tragedia della miniera di Bois du Cazier, a Marcinelle. Il disastro resta impresso nella memoria collettiva di noi italiani" ha scritto, in un messaggio il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. Nella Giornata nazionale del Sacrificio del Lavoro, ha proseguito l'esponente del governo, "il mio pensiero particolare va, con commozione, a tutti coloro che sono caduti mentre lavoravano, durante l'adempimento di un nobile dovere e l'esercizio di un diritto basilare di ogni persona".

L'OMAGGIO PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO
Moavero ha reso omaggio "all'inestimabile operato" delle comunità italiane all'estero, gli italiani che a partire dal XIX secolo hanno lasciato l'Italia e continuano a farlo. "Gli italiani emigrati e i loro discendenti hanno dimostrato una straordinaria capacità", ha osservato il ministro, sono "donne e uomini di cui siamo fieri, che hanno avuto e hanno il merito di arricchire le società in cui si sono inseriti con la loro attività, intellettuale e manuale".

IMPEDIRE MORTI SUL LAVORO
"Per questo - ha aggiunto Moavero - è necessario agire in via prioritaria, a livello nazionale, europeo e internazionale, per rafforzare il quadro normativo in materia di tutela della sicurezza e di prevenzione degli incidenti sul lavoro". "Morire sul lavoro - ha quindi sottolineato - è un'eventualità tristissima che dobbiamo impegnarci a scongiurare con ogni mezzo".

APPELLO ALLE ISTITUZIONI UE
"Poiché l'Unione si trova alla vigilia dell'apertura di un nuovo ciclo di legislatura, penso sia davvero importante che le Istituzioni UE indichino, rapidamente, le iniziative che intendono portare avanti, scadenzate in un calendario preciso. Le idee e le dichiarazioni d'intenti abbondano, ma di rado sono state concretizzate. Sono convinto che occorra, invece, predisporre un efficace tessuto di normative europee che affrontino, in modo organico, i profili di rilievo sociale più urgenti e indispensabili a ridurre le non più accettabili, anacronistiche asimmetrie tra gli Stati UE", ha aggiunto Moavero.

PARITA' E SISTEMI DI ASSICURAZIONE EUROPEI
"In particolare, bisogna: procedere verso sistemi di assicurazione europei per gli infortuni e le morti sul lavoro e pervenire a una maggiore armonia nelle pronunce giurisdizionali nazionali in materia; garantire il reale livellamento delle ingiustificabili disuguaglianze di trattamento, salariale e previdenziale, fra chi lavora in paesi UE differenti, allineandosi alle migliori regole e prassi vigenti; offrire a tutti una protezione sociale adeguata e moderna; tutelare i più vulnerabili e affermare la parità sostanziale tra donne e uomini, anche nella retribuzione; strutturare un sistema europeo di incisivo supporto a chi non ha un lavoro o desidera una formazione in vista di una riconversione professionale, finanziato dal bilancio dell'Unione; continuare a promuovere un mercato del lavoro europeo equo, dinamico e inclusivo" ha concluso.

SALVINI: NO PARAGONI CLANDESTINI-EMIGRATI ITALIANI
"Era l'8 agosto 1956. A Marcinelle, in Belgio, un incendio divampato in una miniera di carbone uccise 262 persone, tra cui 136 italiani. E' doveroso non dimenticare e dedicare un pensiero alle vittime, con l'impegno che il lavoro sia sempre piu' sicuro, e con la speranza che nessuno paragoni i nostri emigranti Italiani del passato, i nostri nonni e bisnonni andati a lavorare in tutto il mondo a cui nessuno regalava niente, ai troppi clandestini fatti arrivare in Italia negli ultimi anni e mantenuti a spese degli italiani." Così, invece, il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini ha ricordato la tragedia.