Egregi Signori,

vorrei poter conoscere maggiori informazioni sui membri della mia famiglia. Mia nonna ha raccontato di avere un titolo di nobiltà e che erano molto attivi nella società. So che mio bisnonno si chiamava Vicente Boccoli e che è nato nel 1842. Vorrei ulteriori informazioni se mi potete aiutare. Sono stata molto felice di leggere l’annuncio di questa rubrica sul giornale. Grazie.

María Alejandra Blanco Barnechegaray

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Gentile Maria Alejandra,

immagino non conosca la località dove è nato il suo bisnonno, e purtroppo senza questo dato e con solo la data presunta non riesco ad individuare il ramo specifico di questa famiglia. Per quanto riguarda il significato del cognome Boccoli, dovrebbe derivare da soprannomi originati da caratteristiche fisiche legate all'aspetto o all'uso della bocca. In Italia ci sono circa 100 famiglie diffuse in 75 comuni.

Presenti nelle seguenti regioni: 31 Lombardia, 21 Marche, 16 Lazio, 15 Liguria, 7 Sardegna, 4 Piemonte, 2 Toscana, ed 1 in Emilia-Romagna, Campania, Umbria Fra le famiglie storiche ricordo un’antica famiglia della Lombardia con residenza nella città di Cremona dove Girolamo, giureconsulto causidico, venne ascritto nel 1642 al Collegio dei notari di Cremona e nel 1655 era uno dei nove abbati di detto collegio. Altra famiglia di origine longobarda, le cui prime memorie in Milano rimontano al tempo di Federico II, come riferisce il Morgia Paolo nella "Nobiltà di Milano divisa in sei libri" stampato in Milano nel 1595. Lo stesso autore riferisce essere questa una delle più nobili ed antiche famiglie di Milano.

Fra i caduti della Grande Guerra (1915-1918) troviamo: Alessandro di Luigi, nato a Vescovato il 20 giugno 1877; Cesare di Martino, nato a Derovere il 4 febbraio 1885; Costantino di Domenico, nato a Camerata Picena il 28 aprile 1878; Giacomo di Giuseppe, nato in Brasile 24 dicembre 1892; Giuseppe di David, nato ad Albano Laziale il 30 novembre 1893; Nazzareno di Giuseppe, nato a San Marcello il 16 marzo 1896 e Pietro di Filippo, nato a Santa Maria il 4 ottobre 1888; Riccardo di Giovanni, nato a Santa Maria Nuova il 21 aprile 1891.

La famiglia Boccoli nel XIX secolo ebbe il castello di Pellegrino Parmense, un maniero medievale che sorge sulla vetta di un colle in prossimità del borgo di Pellegrino Parmense, in provincia di Parma, è famoso per ospitare il presunto fantasma della Dama bianca, che sarebbe stato avvistato per la prima volta nel 1827, come riportato nei documenti ufficiali ancora oggi esistenti. Dopo le prime manifestazioni dello spettro vestito con un manto bianco, testimoniate sotto giuramento da alcuni abitanti del borgo, la notizia si estese velocemente in tutto il ducato di Parma e Piacenza e cominciarono a giungere a Pellegrino sempre più curiosi dall'intero Stato, che si raccoglievano attorno al maniero per assistere alle apparizioni che avvenivano sempre fra le 18,15 e la mezzanotte; per un certo periodo si contarono in media 300 visitatori al giorno, ma il fenomeno dopo qualche tempo iniziò a infastidire le autorità governative che decisero di inviare sul posto un corpo di Dragoni Ducali, con lo scopo di impedire ogni forma di assembramento; in seguito al loro arrivo le pubbliche apparizioni della Dama bianca cessarono completamente.

Nel 1817 i Boccoli vendettero il castello ai Pettenati. Fra i personaggi famosi ricordiamo: Brigitta Boccoli (Roma, 5 maggio 1972) è un'attrice e showgirl italiana nonché interprete di fotoromanzi. Sorella di Benedicta Boccoli, moglie di Stefano Nones Orfei (nato nel 1966), figlio di Moira, domatore di leoni ed atleta circense, dal quale ha avuto un figlio, Manfredi. La sorella Benedicta Boccoli (Milano, 11 novembre 1966) è un'attrice e showgirl italiana; ha esordito giovanissima in televisione ma la sua carriera si è sviluppata prevalentemente come attrice teatrale. È stata definita da Giorgio Albertazzi, come l'artistissima. Ogni lunedì, in collaborazione con Massimiliano Giovanetti, scrive su Il Fatto Quotidiano, la rubrica Cosa resterà: si tratta del diario di una adolescente degli anni ottanta. Fra i decorati al Valor Militare troviamo nell’Esercito: Achille (1939 Medaglia d'Argento); Giacomo (1925 Croce di Guerra al Valor Militare); Giovanni (1917 Medaglia di Bronzo).

Pier Felice degli Uberti, Presidente Istituto Araldico Genealogico Italiano