Buongiorno, mio nonno, Natale Pelliccia, è nato il 3 novembre 1890 a Pontremoli (MS) ed è emigrato a Montevideo (Uruguay) negli anni 20 (secolo scorso). Vorrei poter ritrovare alcune informazioni sulla sua emigrazione in Uruguay (indirizzo, azienda dove lavorava, etc). Per cortesia, mi potreste aiutare? Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti. Vincenzo Pelliccia

Gentile Signor Vincenzo Pelliccia, ho trovato alcuni dati sull’emigrazione in Uruguay di suo nonno Natale Pelliccia, partito da Genova con la nave Alsina per andare in Uruguay nel 1927 all’età di 37 anni, era un giornaliero, era già sposato e giunto in Uruguay abitava in Avenue Saint Martin 2390 a Montevideo. Su di lui si trova un’altra partenza per immigrazione nel 1929, questa volta come "zapatero" sempre da Genova, sulla nave Principessa Giovanna e continuava ad abitare allo stesso indirizzo. Il cognome Pelliccia deriva da un soprannome legato al mestiere di conciatore o mercante di pelli. Dell'uso di questo tipo di nome si ha un esempio in un atto del 1349 a Firenze.

Il cognome Pelliccia ha un ceppo tra carrarese e lucchese, ma il nucleo principale è nella zona centrale che comprende l'Umbria, il viterbese, il romano, il latinense, il frusinate, l'aquilano, il teatino, il campobassano, il casertano e il napoletano. In Italia ci sono 958 famiglie con questo cognome diffuse in 262 comuni nelle seguenti regioni: 292 in Campania, 244 nel Lazio, 115 in Toscana, 114 in Umbria, 65 in Abruzzo, 33 nelle Marche, 29 in Lombardia, 15 in Piemonte, 12 in Emilia-Romagna, 9 in Liguria, 8 in Molise, 7 in Sicilia, 6 in Calabria, 3 in Basilicata, 2 in Puglia e Sardegna e una in Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Uno dei ceppi più illustri di questo cognome fu quello della famiglia Pelliccia di Tropea qui insediatasi nel Quattrocento proveniente da Nicotera dove già aveva grande influenza e di cui si hanno documenti già prima del 1200 che ne testimoniano la presenza con il cognome originario di Pellizza attestata con decreto di Carlo I D’Angiò di antica nobiltà nella figura del capostipite, un certo Carlo, cavaliere della "Compagnia delle Reali Guardie del Corpo" del regno delle Due Sicilie. Decorata dell'aureo cingolo militare e di altre speciali onorificenze, fu ricevuta nel Sovrano Militare Ordine di Malta fin dal 1468. Nei Pelliccia di Tropea si estinse nella seconda metà del 1500 la nobile famiglia Tropeana - d'Affitto dei Conti di Trivento.

Fra i decorati al Valor Militare dell’Esercito troviamo: Angelo (1942 Croce di Guerra al Valor Militare), Antonio (1968 Croce di Guerra al Valor Militare), Ciro (1986 Medaglia di Bronzo), Egidio (1950 Medaglia d'Argento), Felice (1925 Croce di Guerra al Valor Militare), Ferdinando (1925 Croce di Guerra al Valor Militare), Francesco (1937 Medaglia di Bronzo), Giovanni (1950 Croce di Guerra al Valor Militare), Giulio (1870 Medaglia d'Argento), Nello (1996 Croce di Guerra al Valor Militare), Nicodemo (1924 Croce di Guerra al Valor Militare), Pietro (1939 Medaglia di Bronzo), Sandro (1954 Croce di Guerra al Valor Militare), Vincenzo (1926 Croce di Guerra al Valor Militare).

Pier Felice degli Uberti

Presidente Istituto Araldico Genealogico Italiano