Ancor prima dell’aspetto sanitario la diffusione del coronavirus in Uruguay sta già facendo sentire i suoi effetti negativi con la chiusura di numerose attività economiche. Tra le persone coinvolte ci sono anche molti italiani residenti nel paese che subiscono come tutti le conseguenza di una situazione inedita che fa registrare primi segnali di cedimento come dimostra il collasso del turismo."Una catastrofe. Non si era mai vista una cosa del genere. Il nostro è il settore più colpito". Non usa mezzi termini Pier Luigi Taliento (nella foto) direttore del Punta del Este Resort che appare estremamente preoccupato.Il manager salentino racconta che il suo hotel aveva già chiuso i battenti i primi giorni di marzo al termine della stagione estiva e che l’arrivo del coronavirus ha provocato per il momento solo la chiusura del casinò: "In Uruguay ci troviamo in un momento particolare dato che la stagione turistica volge quasi al termine e resta la settimana di santa di Pasqua che è sempre molto frequentata. Il problema però sarà in futuro, ci saranno gravi ripercussioni per il prossimo anno. 15 giorni di isolamento e di chiusura ci possono anche stare ma come farà questo settore a sopravvivere in caso di un blocco che duri diversi mesi? Tutti noi ci chiediamo la stessa cosa, ossia quanto durerà questa situazione e purtroppo nessuno oggi è in grado di rispondere mentre tutti chiudono e aumenta la perdita dei posti di lavoro".Nella sua riflessione Taliento si pone diverse domande a cui non riesce a dare risposte: "Se continueremo così falliranno le compagnie aeree? E se sì come faranno le persone a muoversi? Chiaramente il settore sta soffrendo un duro colpo a livello mondiale ma per i paesi più deboli da un punto di vista strutturale le conseguenze potrebbero essere ancora più negative". Questo potrebbe essere proprio il caso dell’Uruguay che "vive del turismo straniero" e "non riuscirebbe a sopravvivere solo con il turismo interno". "L’unica speranza" -conclude il direttore del Punta del Este Resort- "è che l’Uruguay faccia tesoro delle esperienze degli Pier Luigi Taliento altri paesi e possa agire d’anticipo per frenare la diffusione del virus e allo stesso tempo sostenere le imprese".Per Roberto Begnini, titolare dell’hôtel de charme Casa Roberto a Montevideo: "Noi qui siamo in quarantena totale. Abbiamo chiuso per prevenzione una ventina di giorni fa perché secondo la mia opinione siamo più responsabili di chi ci governa". Begnini critica il comportamento dell’esecutivo di Lacalle Pou che ha esortato unicamente la popolazione anziana alla quarantena più assoluta: "Credo che stiano pensando più all’aspetto economico che a quello della salute dei cittadini. Sono estremamente pessimista sulle capacità governative di questo paese tanto a destra come a sinistra. La gente ha bisogno di essere guidata e la quarantena forzata è l’unica azione al momento efficace ma va fatta per tutti e non solo per gli anziani anche se questi sono i soggetti più a rischio. Mi spiace dirlo ma qui abbiamo un governo irresponsabile ai limiti dell’assurdo".

MATTEO FORCINITI