Con oltre 7.000 km di costa e un numero elevato di aree di balneazione (un quarto del totale europeo) abitate da 17 milioni di persone, che possono raddoppiare in alta stagione, può diventare significativo il rischio riconducibile al turismo balneare. Affollamenti, spostamenti, vicinanza e contatto sono infatti più frequenti nelle aree tipiche dell’ambiente balneare in stabilimenti, spiagge attrezzate o di libero accesso. Tale rischio può̀ assumere gradi diversi a seconda dei differenti indici sanitari valutati a livello regionale e locale. Assume invece scarsa rilevanza il rischio correlato alla potenziale contaminazione delle acque da reflui o da escreti infetti presenti a monte dell’area di balneazione o diffusi da imbarcazioni. Le misure di controllo e monitoraggio a carattere ambientale e sanitario applicate in base alla normativa vigente, infatti, ma anche la suscettibilità̀ del virus alle variabili ambientali rendono trascurabile il rischio. Sono queste le principali conclusioni del "Rapporto sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del virus SarsCoV-2" del Gruppo di Lavoro Ambiente-Rifiuti Covid-19 in collaborazione con il Ministero della Salute, l’Inail, il Coordinamento di Prevenzione della Conferenza Stato Regioni, esperti delle Arpa e altre istituzioni, appena pubblicato con l’obiettivo di alzare il livello di sicurezza nelle spiagge in vista della stagione balneare. Tra le diverse indicazioni, viene raccomandato: di prenotare l’accesso agli stabilimenti in modo da prevenire assembramenti; di utilizzare cartellonistica e locandine con le regole comportamentali; di regolamentare gli accessi e gli spostamenti sulle spiagge; di garantire distanziamento interpersonale di almeno 1 metro tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare, in ogni circostanza, anche durante la balneazione; di controllare la temperatura corporea, ove possibile, del personale e dei bagnanti con interdizione di accesso se questa risulta superiore ai 37,5°C; di vietare qualsiasi forma di aggregazione che possa creare assembramenti, quali, tra l’altro, attività di ballo, feste, eventi sociali, degustazioni a buffet; di pulire le varie superfici; di non trattare in alcun caso spiagge, terreni, arenili o ambienti naturali con prodotti biocidi; di evitare l’uso promiscuo di qualsiasi attrezzatura da spiaggia; di dotare i bagnanti di disinfettanti per l’igiene delle mani; di fornire disinfettanti e DPI adeguati al personale e utilizzare obbligatoriamente DPI in caso di contatti ravvicinati con bagnanti e attività a rischio.