"Caro Direttore, quando un giornale chiude, a tutti noi italiani all’estero dispiace sempre moltissimo. Dispiace soprattutto perché Gente d’Italia è un quotidiano che da oltre vent’anni ormai fa informazione, racconta il territorio, dà voce alle nostre comunità in Uruguay e in tutta l’America Latina. Dispiace...."

Anche il sottosegretario agli esteri Ricardo Merlo interviene sulla prossima chiusura del nostro e vostro quotidiano "Ricordo quando è successo a L’Eco d’Italia in Argentina, storica testata che dopo anni di attività si è spenta…. Sono convinto dell’importante ruolo che svolgono i media italiani all’estero, che non solo fanno informazione, ma contribuiscono a diffondere la nostra cultura e la lingua italiana nel mondo…."

Il problema caro sottosegretario é che qui in Uruguay la presenza della diplomazia italiana da qualche anno é solo istituzionale. Arrivano diplomatici prossimi alla dorata pensione che sembrano non avere nessuna intenzione di fa riconquistare all'Italia il prestigio perso negli anni. L’insegnamento curricolare della Lingua Italiana per esempio, (Uruguay, unico paese al mondo dove era obbligatoria la nostra lingua oltre all’Italia) è stato cancellato dal primo governo del Frente Amplio. Cambiato il governo perché non si é ancora tentato di ripristinare tale insegnamento? "Insieme ai rappresentanti istituzionali degli italiani all’estero, Associazioni, Comites e CGIE, dobbiamo affrontare al più presto la questione con il nuovo governo uruguaiano. In questo modo potremo cercare di raggiungere questo importante obiettivo e dunque ripristinare l’insegnamento curricolare della lingua italiana in Uruguay.

E veniamo ad un altro triste argomento: la Giornata degli Italiani è stata per molti anni, un bastione di italianità. Una ricorrenza gestita, prima dal Comitato Consolare, poi dai primi COEMIT che, ogni anno, riuniva fino a 10.000 connazionali in diverse sedi. L’ultima edizione di 3 anni fa ha avuto un notevole successo… Ma da allora finito, i nostri diplomatici non ne parlano più... "Purtroppo in questo periodo organizzare eventi del genere diventa molto difficile, se non impossibile, a causa della pandemia. Mi auguro che questo brutto momento possa finire presto. Solo allora potremo verificare la possibilità di tornare a celebrare la Giornata degli Italiani, un’iniziativa che giudico positivamente e che contribuisce a diffondere la cultura italiana e la nostra identità…"

Giornata degli italiani, la lingua di Dante nelle scuole, la chiusura dell'Ospedale Italiano e della Camera di Commercio, e in ultimo la nuova Cancelleria Consolare… La gara per la costruzione é andata deserta, o meglio l'ambasciata ha detto che tutte le offerte arrivate non presentavano i requisiti necessari. Non le sembra strano in un Paese dove nell'edilizia lavorano piú di 70mila addetti (su 3 milioni di abitanti) e l'Uruguay pullula di imprese di costruzione? "L’Ambasciata mi ha comunicato che rifarà al più presto la gara e che tra alcuni mesi l’impresa che vincerà alle condizioni richieste dalla legge italiana comincerà a costruire il Consolato. Una cosa è sicura, non ci fermiamo a causa di inconvenienti di questo tipo. Presto la comunità italiana di Montevideo avrà la sua nuova sede consolare, una struttura di 700 metri quadrati, moderna, dotata di tecnologie di avanguardia, con personale qualificato che potrà offrire ai connazionali servizi più efficienti in tempi più rapidi".

Frontiere chiuse in Italia per alcuni paesi del sudamerica, e molti connazionali non possono rientrare in Italia.....Ma esistono mezzi per appurare se sono positivi all'arrivo, perché non permettere il loro rientro??? "E’ necessario prima di tutto chiarire un aspetto importante: esistono casi in cui gli italiani all’estero, anche se iscritti AIRE, possono rientrare in Italia, per esempio per ricongiungersi a un affetto, alla famiglia, a una persona cara o per motivi di lavoro. Evidentemente ciò che il Ministero della Salute vuole bloccare in questo momento sono i viaggi per turismo. Pensate, tuttavia, che noi parliamo di viaggi internazionali o intercontinentali, quando in Italia si sta pensando addirittura di chiudere i confini tra alcune regioni... cosa che si è fatta nei mesi scorsi. Anche in altri Paesi del mondo si è sospesa la libera circolazione interna tra alcune regioni o provincie. In questo momento è molto difficile dire cosa va bene e cosa no. Tutte le decisioni hanno un costo altissimo. Voglio dire, comunque, che il fatto di proibire agli italiani di tornare in Italia non mi trova d’accordo. E lo sa tutto il governo. Credo, infatti, che un cittadino italiano, iscritto AIRE o meno, debba essere libero di rientrare in Patria in qualunque momento. Ma io faccio parte di un governo di coalizione. Ed é fisiologico che in un governo di coalizione alcune cose non si condividano fino in fondo. Comunque capisco il ministro Speranza che deve pensare innanzitutto a salvaguardare la salute dei cittadini. Non capisco del tutto, invece, i criteri con cui i Paesi vengono inseriti nella blacklist. In Brasile, in Repubblica Dominicana o in Cile per esempio, la situazione legata ai contagi è assai migliorata, eppure quei Paesi si trovano ancora nella lista nera. Oggi, invece, Francia, Spagna, Gran Bretagna o Belgio contano decine di migliaia di nuovi casi positivi al Covid…".

Ma esistono anche i test rapidi per chi rientra dall’estero… "Bisognerebbe chiedere al Ministero della Salute. In alcuni casi si stanno facendo. Anche se è importante sapere che il risultato dei test rapidi non sempre è così preciso...".

MIMMO PORPIGLIA