Sciatori in grande slalom tra i paletti della coerenza e della onestà intellettuale. Grande slalom a dribblarli tutti quei paletti, quindi discesa libera verso la plateale, grottesca incoerenza e l'ipocrisia finto ingenua.

Regioni al governo: piste sci aperte a proprietari seconde case in montagna e a chi dorme almeno una notte in hotel

Mediazione, le Regioni e purtroppo anche Tg e quotidiani la chiamano "mediazione". Come fosse una trattativa. Ma l'unico con cui trattare sarebbe coronavirus. Lui però non tratta. E allora i governi regionali si inventano un tavolo di trattativa che non c'è. Confondono il governo di Roma con la pandemia e non è una confusione ingenua.

Impianti di risalita e stazioni sciistiche aperte a chi ha una seconda casa in montagna e a chi pernotta almeno per un giorno in hotel significa piste e stazioni a chiunque abbia voglia di auto dichiararsi tale. Garantire rigidi controlli è appunto ipocrisia finto ingenua. Non sarebbe certo l'obbligo di autodichiarazione a fermare chi vuole andare a sciare. Al momento dell'acquisto dello ski pass, auto dichiarazione e via. E poi si fa letteralmente orecchie di mercante al fatto che il viaggio vacanze in montagna è appunto un viaggio, con contatti ripetuti tra persone al momento arrivo, alloggio, spostamenti...

Chiudete lo shopping, non le piste!

Ma dove i politici sciatori danno il meglio e il più di giornata è nella condanna indignata dello shopping e dell'aperitivo liberi. Da Cirio in Piemonte a Zaia in Veneto ecco l'astuta domanda: perché piste sci chiuse se negozi aperti e bar pure? Sono gli stessi, proprio gli stessi che per settimane e fino a 24 ore fa hanno invocato negozi e bar aperti e ristoranti pure come indispensabili e insopprimibili ricostituenti dell'economia.

Ma adesso fa gioco, anche se gioco maledettamente corto, esercitare posticcia indignazione per la folla che fa acquisti in folla. Usare lo shopping e l'aperitivo come grimaldello per aprire le piste di sci. La lunga e solida catena dell'irresponsabilità: quella altrui assolve e legittima la mia, quella di ieri giustifica quella di oggi e di domani. Maledetta riforma dell'articolo V della Costituzione fatta per mano di una sinistra già populista ante litteram e a sua totale inconsapevolezza. Riforma che ha consentito e preparato l'habitat ideale per il riprodursi e prosperare di un ceto politico amministrativo che nulla sa fare e fa che non sia campagna elettorale e quindi clientela, ascolto di lobby, propaganda. Ieri ristoratori, oggi sciatori, domani negozianti...Questa estate son riusciti ad essere anche discotecari.

Lucio Fero