La "carovana" di migranti che si sta muovendo attraverso il Messico diretta verso gli Stati Uniti spaventa il presidente Usa Donald Trump che anche oggi ha alzato i toni chiedendo al Congresso americano di approvare subito una severa legge di frontiera. Lo aveva chiesto nel giorno di Pasqua, lo ha chiesto di nuovo in quello di Pasquetta. Come fatto in un triplice "tweet" domenica, Trump è tornato ha recriminare le battaglie con i Democratici del Congresso e il fatto che non si sia trovato l'accordo che avrebbe legalizzato lo status di milioni di "dreamers" - i sognatori, gli immigranti senza documenti che sono stati portati in Usa da bambini. E insiste: "Il Congresso deve immediatamente approvare la legislazione di frontiera, utilizzando l'opzione nucleare se necessario, per fermare l'afflusso massiccio di droga e persone. Gli agenti di pattuglia alla frontiera sono grandi, ma le deboli leggi democratiche non permettono loro di fare il loro lavoro. Il Congresso agisca, il nostro Paese è stato defraudato".

I TWEET DEL PRESIDENTE
Trump fa riferimento alla carovana di migranti assemblata dal gruppo Pueblo Sin Fronteras, di cui ha parlato sabato Fox News nel programma "Fox & Friends". I tweet di domenica sono stati scritti infatti poco dopo la trasmissione, che raccontava di una "carovana" di migranti che si avvicinano al confine. In realtà, secondo un coordinatore della cosiddetta "carovana", i tempi dell'arrivo non sono affatto imminenti: i circa 1.200 centroamericani che si stanno facendo strada attraverso il Messico, si muovono lentamente, sui treni merci, e non raggiungeranno il confine americano prima di altre tre settimane, ha riferito Alex Mensing, un coordinatore del progetto.

L'APPELLO AL MESSICO
Ma Trump evidentemente è preoccupato e ha chiesto anche al Messico di fare la sua parte: "Il Messico ha la capacità assoluta di non lasciare che queste grandi "carovane" di persone entrino nel suo Paese. Devono fermarli al loro confine settentrionale, e lo possono fare perché le loro leggi di frontiera funzionano: non permettano loro di entrare nel nostro paese, che non ha leggi di frontiera efficaci". La cosiddetta "opzione nucleare" è quella che può invocare il leader della maggioranza al Senato -in questo caso il repubblicano Mitch McConnell - per cambiare le regole del voto al Senato (approvazione a maggioranza semplice, 51 voti e non 60) e impedire cosi' alla minoranza di dire la sua su qualsiasi materia.