Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, rompe il silenzio. In una serie di interviste concesse a varie emittenti e quotidiani, il numero uno partenopeo parla a proposito dello sprint scudetto, del futuro del club azzurro e in generale della situazione del calcio italiano. Si parte da un primo bilancio dell'esperienza Var: "Sono contento, il Var è una verifica matematica, incontestabile, ma va tolta dalle mani degli arbitri e affidata a tecnici che non hanno niente a che vedere col calcio. Ogni squadra dovrebbe avere per due volte la possibilità di chiamare la moviola in determinate azioni. Napoli penalizzato? Potremmo avere qualche punto di vantaggio, 6-8 punti in più, se il Var fosse stato applicato in modo diligente. Manca qua e là qualche rigore a sfavore di qualche squadra e a favore di altri. Gli arbitri dovrebbero uscire dalla Figc e diventare professionisti scelti e pagati dalla Lega. Se sbagliano, devono essere esclusi. Dispiace per ciò che è accaduto in Europa. Spagna e Inghilterra in finale portano nelle casse Uefa di più".

Quindi sul futuro di Sarri: "Non l'ho voluto assillare, rispetto il suo ruolo ed il suo momento e per scaramanzia non sono andato neanche allo stadio. Non me la sento di bussare alla spalla dopo averlo già fatto. Sarri sa che con me non avrà problemi. Certo però che se finito il campionato non si dovesse arrivare a un chiarimento...Al Napoli deve restare chi ha voglia altrimenti ce ne faremo una ragione, come è successo con Higuain. Sarri è a casa sua, se gli sta stretta pazienza. Noi l'amiamo e ci sembra spaziosa".

Sarri a cui De Laurentiis non risparmia qualche critica: "A inizio stagione abbiamo dovuto anticipare il ritiro per la Champions League e l'avvio anticipato ha fatto sì che il carburante si esaurisse ad aprile. Avremmo potuto evitare questo calo se fossero stati utilizzati tutti i giocatori della rosa, facendo riposare qualche giocatore per tenerlo fresco per il finale. Non è stato così. Se non si fosse fatto male Ghoulam non avremmo mai scoperto che Mario Rui è un buon giocatore. Inoltre, io non avrei mollato le coppe europee. Contro il Lipsia abbiamo perso l’andata perché alla vigilia Sarri aveva lasciato intendere che dell’Europa gli importava poco o niente. Al ritorno abbiamo dimostrato di poter vincere, ma non è bastato".

Infine una rivelazione di mercato: "Abbiamo una rosa di giocatori importanti, qualcuno ha clausole rescissorie e potrebbe andar via, però già stiamo lavorando con Giuntoli per ingaggiarne altri ancora più importanti. Abbiamo preso un giocatore che sta giocando in un altro campionato e che ha già fatto 20 gol. Non è che stiamo lì senza fare nulla, lo stesso Younes fa parte di questi investimenti. Stiamo programmando la prossima stagione, al di là di chi sarà l’allenatore".