Dopo un'attesa spasmodica, il gran giorno per il Venezuela è arrivato. Urne aperte nel paese sudamericano per le elezioni presidenziali anticipate che vedono contrapposti il presidente uscente Nicolas Maduro, il liberista Henri Falcon, il pastore evangelico di origine italiana Javier Bertucci, Luis Alejandro Ratti e Reinaldo Quijada.

Le stime e i sondaggi danno per scontata la rielezione di Maduro: chiunque sia il vincitore, dovrà fare i conti con un tasso di inflazione annuo del 14mila per cento e con una situazione economica in pieno collasso.

Il salario minimo in Venezuela attualmente è inferiore a 1,7 euro e negli ultimi 4 anni il Pil è sceso di quasi un terzo. Come se non bastasse la produzione di petrolio, che da sempre rappresenta la principale entrata del paese, è ai minimi degli ultimi 30 anni. E oltre un milione di venezuelani hanno lasciato il paese.