Ha vissuto un vero e proprio incubo, una ragazza uruguaiana di 23 anni arrivata in Italia con la promessa di un lavoro come commessa e invece costretta a prostituirsi in stradaMilano. Il suo aguzzino è un connazionale 49enne, arrestato per riduzione in schiavitù e sfruttamento e induzione alla prostituzione.

IL FATTO.

La 23enne ha conosciuto l’uomo attraverso un’amica. Attirata dalla possibilità di avere un lavoro stabile nel capoluogo lombardo aveva lasciato il Paisito per dirigersi a Valencia, dove lo ha incontrato prima di partire alla volta di Milano. In quell’appartamento in via Wildt, nella periferia della città lombarda, è iniziato l’inferno.

Il 49enne aveva raccontato alla giovane di far parte di un'organizzazione molto potente che avrebbe potuto vendicarsi sulla sua famiglia in Uruguay se non si fosse prostituita. Ridotta in schiavitù e minacciata di continuo, per più d’un mese non ha avuto il coraggio di reagire. Poi, ieri, ha scritto un messaggio ai suoi famigliari che si sono immediatamente rivolti alle autorità locali. Grazie all’intervento dell’Interpol e della polizia, la ragazza è stata liberata e il 49enne arrestato.