Balotelli chiama, Salvini risponde. A modo suo. SuperMario, intervenuto a Torino alla presentazione del libro "Demoni" del giornalista Sky Alessandro Alciato, ha formulato una sorta di appello al nuovo governo per cambiare la legge sulla cittadinanza italiana.

"Brutto avere la cittadinanza solo a 18 anni, da giovane è stato difficile non essere riconosciuto come italiano", ha affermato Balotelli che è nato a Palermo il 12 agosto 1990 ed è cresciuto in un paese del Bresciano.

"Sono nato e cresciuto in italia e non sono mai stato in Africa, purtroppo", ha aggiunto l'ex attaccante di Inter e Milan, "Non sono un politico, ma penso che la legge debba essere cambiata. Mi sento di lanciare un appello per questo".

Il vicepremier e nuovo ministro dell'interno Matteo Salvini, però, non ha alcuna intenzione di raccoglierlo. "Caro Mario, lo Ius soli non è la priorità mia, nè degli italiani", scrive su Facebook il leader della Lega. "Buon lavoro, e divertiti, dietro al pallone".

In poche ore le dichiarazioni sprezzanti di Salvini hanno fatto il pieno di consensi, raccogliendo commenti entusiasti soprattutto da parte di giovani che invitano Balotelli a tornare nel suo "paese d'origine" (cioè l'Italia, ndr) oppure che sottolinea come in realtà non sia italiano "perché non ha i lineamenti di un italiano ed è nero".

Rino Dazzo