Sono passati 17 anni dal giorno che ha cambiato per sempre la storia degli Stati Uniti e del mondo, da quell'11 settembre 2001 in cui un terribile attentato provocò la morte di 2.753 persone nel cuore di New York. La Grande Mela ha riaperto ieri la stazione della metropolitana del World Trade Center, andata completamente distrutta nell'attacco. L'iniziativa ha completato di fatto la ricostruzione del sito iniziata con il Memorial 9/11, la Freedom Tower e Oculus, il complesso disegnato dall'archistar Santiago Calatrava. La fermata di Cortlandt Street fu travolta e sepolta da tonnellate di macerie quando le Twin Towers crollarono, trovandosi proprio sotto i grattacieli, e la sua ricostruzione è vista come una fase di rinascita.

Tanto che il primo treno che ha fatto sosta nella stazione, sabato, è stato salutato da centinaia di persone. "L'apertura di WTC Cortlandt rappresenta una pietra miliare
nella ricostruzione e nella crescita di Donwtown Manhattan", ha affermato il presidente della Mta (Metropolitan Transportation Authority), Joseph Lhota. "E' più di una
nuova stazione della metropolitana, è il simbolo della determinazione dei newyorkesi nel ripristinare e migliorare l'intero sito del World Trade Center", ha aggiunto.

I lavori, iniziati nel 2015, secondo il New York Times sono costati 181,8 milioni di dollari. All'interno della fermata si trova inoltre un mosaico in marmo bianco dell'artista Ann Hamilton, con inciso il testo della Dichiarazione di Indipendenza e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell'Onu. A Midtown East, invece, l'artista brasiliano Eduardo Kobra, su ispirazione di uno scatto del fotografo del New York Post Matthew McDermott, ha realizzato un gigantesco murale sulla facciata di un edificio. L'opera ritrae un vigile del fuoco in ginocchio con la testa poggiata su una pala, circondato da una grande bandiera a stelle e strisce.