La carica dei ventimila del Grande Torino non basta a evitare l'ennesima delusione di inizio stagione per il pubblico granata. Toro annichilito dal Napoli in avvio, poi colpito di nuovo a sangue nel momento in cui sembrava possibile la clamorosa rimonta. Risultato: 1-3 per gli azzurri di Ancelotti, confermatisi - ma qualcuno aveva dubbi? - una delle grandi di questo campionato.

Torino in campo col 3-5-2, con il duo Belotti-Zaza in attacco. Berenguer e Aina agiscono sulle fasce, invertendosi spesso di posizione, con lo spagnolo che parte prevalentemente a destra. Per il Napoli il 4-4-2 collaudato di Ancelotti, con i piccoletti Insigne e Mertens davanti.

Pronti via ed è proprio Insigne al 4' a sbloccare il risultato con un destro potente dopo un pasticcio difensivo Moretti-Nkoulou. Il Toro sbanda, rischia più volte di subire il secondo gol, che arriva al 20': triangolazione lunga Mertens-Verdi e sinistro vincente dell'ex bolognese. La reazione del Toro è in un sinistro di Zaza facile per Ospina e in una conclusione di Rincon troppo alta.

Nella ripresa però le cose cambiano. Toro più aggressivo e in grado di riaprire la partita al 6': rigore per fallo di Luperto su Berenguer, dal dischetto Belotti spiazza il portiere. Il pubblico ci crede, i granata spingono, ma al 14' un errore di Izzo spiana la strada al contropiede partenopeo, finalizzato da Insigne dopo un palo di Callejon.

Inutili nel finale gli ingressi di Soriano, Parigini e di Edera: il Torino non riesce più a rendersi pericoloso e rischia anzi in più circostanze in contropiede di subire la quarta rete a opera del Napoli.