L’attacco hacker subito da Facebook nei giorni scorsi ha mostrato la vulnerabilità del social network di Mark Zuckerberg. Cinquanta i milioni di profili sabotati: ora la vicenda acquista connotati ancora più oscuri perché i dati degli utenti violanti sono finiti in vendita nel dark web.

Già, il supermercato (illegale) della rete. Basta sborsare dai 3 ai 12 euro (pagabili in bitcoin e altre valute digitali) per impossessarsi delle informazioni personali degli iscritti a Facebook. Con quei dati si può dar vita a furti d’identità, ricatti in rete o possono essere utilizzati per furti digitali.

A parlarne è il sito The Independent: se venduti singolarmente a questi prezzi, il valore dei dati rubati sul mercato nero sarebbe compreso tra 150 e 600 milioni.