Viva la mozzarella, lo yogurt, il latte, il formaggio e i loro derivati. I latticini, e più in generale tutti i prodotti lattiero-caseari, potrebbero infatti ridurre il rischio di incidenza del diabete di tipo 2.

Lo afferma uno studio della Medical Research Council Epidemiology Unit dell'Università di Cambridge e della Friedman School of Nutrition Science and Policy della Tufts University, che ha messo a confronto i risultati e i rilievi effettuati su un campione di 63.683 adulti nel corso di 16 ricerche multinazionali.

Lo studio, pubblicato su Plos Medicine, mette in evidenza come nel corso dei 20 anni di rilevazioni le concentrazioni più alte dei biomarcatori dei prodotti lattiero-caseari erano associate al minor rischio di sviluppare la malattia, di cui nessuno dei soggetti analizzati soffriva al momento dell'inizio dell'indagine. I rischi - sottolineano i ricercatori - erano indipendenti ad altri fattori quali età, sesso, etnia, stato socioeconomico, attività fisica e obesità.

La riduzione del rischio per chi consuma abitualmente prodotti lattiero-caseari, in particolari, sarebbe del 30 per cento. Lo studio, in ogni caso, non fa differenze tra prodotto e prodotto, per cui lo yogurt - ad esempio - potrebbe avere un impatto diverso rispetto a un formaggio grasso. In ogni caso la ricerca rivoluziona le teorie sugli effetti metabolici del latte e dei suoi derivati, in particolari per quel che concerne la loro relazione col diabete.