Si tratta di un film argentino, ma che alla fine è molto italiano. Parliamo di 'Soledad' opera prima di Augustina Macri, figlia del presidente dell'Argentina Mauricio Macri. Soledad racconta la storia di Soledad Rosas, anarchica argentina morta in Italia, suicida, quando aveva appena 24 anni, nella comunità Sottoiponti di Bene Vagienna dove si trovava agli arresti domiciliari. Soledad era la compagna di un altro anarchico, Edoardo Massari, conosciuto come Baleno, anche lui morto, sempre suicida, mentre era detenuto nel carcere torinese di Le Vallette.

La pellicola è tratta dal libro di Martin Caparros 'Amor y anarquia', tradotto in diverse lingue, compreso l'italiano. A interpretare Soledad è stata scelta Vera Spinetta, figlia di una icona della musica argentina, Luis Alberto Spinetta, scomparso nel 2012. Soledad divenne celebre per aver mostrato il dito medio alzato, in segno di sfida, mentre in manette era portata fuori dall'obitorio dove era andata a dare l'ultimo saluto a Baleno, l'uomo della sua vita. Negli ambienti anarchici il film non è piaciuto, sia in Italia che in Argentina e proprio a Buenos Aires, in occasione della prima del film, un gruppo ha fatto irruzione nella sala del Village Recoleta, per cercare di evitare la proiezione. L'irruzione del gruppetto di manifestanti, non erano comunque in molti, ha però solo interrotto il film.

Infatti una volta chiamato il servizio d'ordine, gli anarchici sono stati fatti uscire. Ma prima di poter riprendere la proiezione, ci sono state vivaci discussioni nella sala. Le proteste argentine sono rivolte, oltre alla ricostruzione dei fatti (Soledad divenne una integrante del gruppo degli squatters italiani) anche, se non soprattutto per il fatto che è stata la figlia del presidente Macri a riportare alla luce questa vicenda, accaduta nel 1998 e che ancora oggi porta con sè diversi punti oscuri. In Italia invece le manifestazioni contrarie sono state anche più dure, costringendo la produzione a traslocare il set dal Piemonte alla Liguria con scritte che inneggiavano al boicottaggio del film e striscioni che definivano un 'suicidio di stato' le morti di Baleno e Soledad.

Sandra Echenique