Lo scorso turno di campionato ha consolidato ulteriormente un primato della Juventus che sembra sempre più inscalfibile. L'inopinato passo falso del Napoli contro il fanalino di coda Chievo, oltre a portare a 8 punti il vantaggio dei bianconeri sulla seconda, ha spostato ancora di più l'attenzione sulla Champions League, il vero traguardo stagionale per Allegri, ma anche il torneo prestigioso in cui le altre tre squadre italiane ancora in lizza faranno di tutto per andare avanti, per prestigio e soldi.

Tuttavia archiviare già prima di Natale la corsa scudetto sarebbe prematuro e in questo senso il 14mo turno che comincia oggi, potrebbe fornire qualche utile indicazione in tal senso. Sabato, domenica e lunedì, oltre che un grande film del passato potrebbe essere il titolo dei 3 episodi centrali in cui si articolerà questa settimana il romanzo del campionato.

Fiorentina - Juventus che si giocherà alle 18 all'Artemio Franchi, Roma - Inter in programma domenica sera all'Olimpico e Atalanta - Napoli in scena lunedì allo Stadio Atleti Azzurri d' Italia , potrebbero dire una parola importante sul' evoluzione futura del massimo torneo calcistico nazionale. Se dopo questo turno la Juventus dovesse continuare a vincere, mantenendo inalterato o addirittura aumentando il suo vantaggio sugli inseguitori, si potrebbe già scrivere la parola fine alla lotta per il primo posto.

Viceversa se Napoli e Inter, pur alle prese con trasferte altrettanto ostiche e difficili, riuscissero a rosicchiare qualcosa ai bianconeri, anche psicologicamente, l' inerzia del torneo potrebbe mutare. Detto questo vorrei soffermarmi su tre protagonisti annunciati delle sfide principali della giornata. A Firenze i riflettori saranno puntati sull'arbitro. Sono passati sei mesi da quando Daniele Orsato fu protagonista di una disastrosa direzione arbitrale in Inter - Juventus, sfida per molti versi decisiva nel consentire ai bianconeri la conquista del settimo scudetto consecutivo.

Tutti ricordano la discutibile gestione dei cartellini, la mancata espulsione di Pjanic dopo quella assai severa di Vecino nel primo tempo. Da allora Orsato, dopo aver vissuto al mondiale il ruolo di VAR non ha più arbitrato in Italia, un match di cartello, venendo relegato a dirigere incontri di seconda o terza fascia. Designarlo ora per Fiorentina - Juventus sfida tradizionalmente calda e farlo ritornare nel grande giro facendogli arbitrare la Juventus rappresenta una scelta di Rizzoli coraggiosa ma anche molto rischiosa.

Qualsiasi sarà il rendimento del fischietto di Schio ci saranno polemiche e letture contrapposte. L'augurio sincero è di vivere una giornata tranquilla che servirebbe a recuperare un arbitro che fino allo scorso anno era ritenuto insieme a Rocchi il nume ro 1, e che soprattutto in caso di episodi dubbi, veda un utilizzo del VAR ampio, utile a limitare se non a evitare eventuali errori arbitrali.

Luciano Spalletti è il personaggio della sfida di domenica. Il tecnico di Certaldo tornerà all'Olimpico giallorosso per la seconda volta dopo la turbolenta stagione vissuta due anni fa alla guida della Roma. Fu l'anno delle liti furibonde con Totti, un corpo a corpo continuo cui un club incapace di difendere davanti all'opinione pubblica la scelta di non proseguire con i Capitano, costrinse praticamente il tecnico a schierarsi da solo. Una vicenda che ha inevitabilmente logorato i rapporti tra Spalletti è una tifoseria che lo aveva adorato durante la sua prima esperienza alla guida della Roma.

Domenica sera Spalletti avrà la possibilità oltre che di prendersi una rivincita anche di rendere ancora più grave la crisi tecnica che serpeggia dalle parti di Di Francesco, perennemente in discussione dalle parti di Trigoria ben al di là dei suoi errori. Ma anche per Spalletti quella dell'Olimpico sarà una sfida da non fallire per puntellare gli ambiziosi progetti di Suning che quest'anno pretende risultati sia in campionato che in Champions.

La posizione del tecnico neroazzurro sembra abbastanza solida, ma considerando che aleggia su tutti l' ombra di un certo Antonio Conte non ci si può concedere distrazioni ad Appiano Gentile né in Italia , né in Europa.

A Bergamo invece il protagonista più atteso può essere Lorenzo Insigne. A secco nelle ultime tre gare con Genoa, Chievo e Stella Rossa il Magnifico deve riprendere quella confidenza col gol che ne ha fatto il grande protagonista nella prima fase della stagione del Napoli di Ancelotti.

La coppia con Mertens sta comunque funzionando bene e i due folletti, se si alternano nel ruolo di finalizzatori,sono costanti nel dialogo e nel rendimento come assist man.Ritrovare il gol a Bergamo in uno stadio tradizionalmente ostico per il Napoli, avrebbe un sapore particolare per il campione di Frattamaggiore spesso capace di rispondere coi fatti agli insulti razzisti di cui è di sovente fatto oggetto anche personalmente. A tale proposito si spera che la maggioranza del pubblico di Bergamo sappia isolare i pochi imbecilli che eventualmente proseguiranno in questo malcostume.

Se però dagli spalti dovessero arrivare i soliti vergognosi cori di è lecito attendersi che l'arbitro Giacomelli dia seguito ai tanti impegni presi in queste settimane dai vertici dello Sport e della Politica. Hanno detto che in questi casi la partita deve essere sospesa il presidente della FIGC Gravina, il presidente del CONI Malagò (la scorsa settimana in diretta alla Giostra del Gol di Rai Italia ) e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Valente. Auguriamoci che non serva ,ma, stavolta alle parole devono davvero seguire i fatti.

Enrico Varriale