La vignetta diffusa sui social dalla pagina "La Manina" è severa ma giusta. Perché, limitandosi a raccontare i fatti, ci racconta di quella che è oggi l'Italia che ci governa. Non è satira, è semplice realtà.

Alfonso Bonafede, Guardasigilli e custode della legalità del paese, venti anni fa era il frizzante animatore delle sfrenate notti di Mazara del Vallo col nome d'arte di Fofò Dj. Era il reuccio della discoteca Extasy, mentre il vicepremier e ministro del lavoro Luigi Di Maio distribuiva bibite allo stadio San Paolo di Napoli, dove faceva lo steward (ma in tribuna autorità, come ci tiene spesso a precisare).

Nei primi anni Duemila, invece, Rocco Casalino - oggi portavoce del premier - era uno dei 'gieffini' della prima ora, protagonista della prima edizione del reality trash di Mediaset. In quella edizione si segnalò per alcune perle dialettiche, del tipo: "I poveri e gli immigrati puzzano". Alla pletora dei governanti potrebbe presto aggiungersi Alessandro Di Battista, un altro che ha grandi ambizioni. Anche lui ha un curriculum di tutto rispetto: faceva l'animatore in un villaggio turistico di San Vito Lo Capo col nomignolo di 'Cuore di panna'. Sì, uno come lui potrebbe proprio fare il premier.