Cerimonia solenne alla Foiba di Basovizza, sul carso triestino, in occasione del Giorno del ricordo, ricorrenza istituita nel 2004 per ricordare le vittime delle Foibe. Presenti il vicepremier Matteo Salvini, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, Massimiliano Fedriga, il sindaco di Trieste e le autorità civili e militari. Prima della liturgia con la messa di suffragio celebrata dall'arcivescovo di Trieste, mons. Giampaolo, hanno fatto il loro ingresso al monumento nazionale i Gonfaloni di Trieste e Muggia. Dopo la cerimonia dell'alzabandiera, sono state deposte corone commemorative davanti alla grande foiba per rendere onore ai martiri delle Foibe. Alla cerimonia presente un picchetto del Reggimento Piemonte Cavalleria e diverse associazioni combattentistiche, sodalizi patriottici e rappresentanze legate agli esuli. Oltre quattrocento - spiegano gli organizzatori - gli studenti provenienti da diversi istituti di Italia, che hanno aderito al progetto "Le tracce del Ricordo" ideato dal Comune e dalla Lega Nazionale di Trieste. Salvini ha deposto una corona di alloro in ricordo delle vittime e ha ricevuto l'applauso delle migliaia di persone presenti.

"Vi do' la mia parola d'onore che vado dritto e non mi fermo nel percorso che abbiamo cominciato per difendere la memoria, l'onore, i confini, la comuntà di un Paese che è un grande Paese". Commenta così Matteo Salvini, nel Giorno del Ricordo. "Tornerò in questa terra, con rispetto, costruendo il futuro. Affinché queste montagne siano in futuro occasione di gioia di amicizia di comunione tra i popoli. Italiani, austriaci, sloveni, croati, ungheresi francesi, tedeschi, inglesi, non fa differenza. Guardiamo avanti", ha chiosato il vicepremier. "Ringrazio - ha poi concluso - chi ha custodito la memoria dell'eroico sacrificio di questi italiani. Se oggi siamo qui in migliaia è grazie a chi negli ultimi 70 anni non ha mai smesso di onorare il martirio di questi fratelli e sorelle".