L'aria che si respira a Roma causa 120 morti premature (quasi una ogni 3 giorni) ogni anno, in conseguenza del superamento del limite di legge sul biossido di azoto. Almeno il 27% dei romani vive in zone della città dove le concentrazioni di biossido di azoto superano i valori massimi consentiti. Mentre la totalità dei cittadini della Capitale è cronicamente esposta ad un livello di NO2 superiore alla soglia oltre la quale l'Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce effetti nocivi per l'organismo umano. Sono i dati forniti questa mattina in un dossier curato da Cittadini per l'Aria, una Onlus milanese che si occupa di monitorare il livello di inquinamento dei centri urbani. I dati dello studio presentato in Campidoglio si basano sulla elaborazione delle rilevazioni della campagna 'NO2, No Grazie', che si è svolta a Roma nel febbraio 2018, per creare una mappa interattiva del biossido di azoto, realizzata con tecniche di machine learning. Nel dossier si legge che le persone che vivono nell'area urbana di Roma sono esposte al biossido di azoto che deriva per la maggior parte dal traffico stradale.