Il primo trofeo in carriera per Maurizio Sarri è con tutta probabilità anche l'ultimo - e unico - con il Chelsea. L'ex allenatore del Napoli trionfa alla guida dei Blues nella finale di Europa League e si prepara a dire di sì alla Juventus: in albergo, prima del match con l'Arsenal, ha incontrato il presidente bianconero Agnelli per un saluto di cortesia e, forse, per definire gli ultimi dettagli.

A Baku è un rotondo 4-1 a celebrare il successo di Hazard e compagni, risultato che matura nella ripresa dopo un primo tempo molto tattico e povero di sostanziali emozioni, con i Gunners più pericolosi rispetto ai concittadini e rivali.

Nella ripresa, però, si scatena il Chelsea. Apre le marcature Giroud, che di testa batte un altro ex, Cech, all'ultimo atto di una straordinaria carriera. Poi è Pedro, in girata, a raddoppiare. Per la squadra di Emery è notte fonda e il rigore di Hazard mette il punto esclamativo sulla vittoria della formazione di Abramovich. 

La splendida marcatura di Iwobi salva l'onore dell'Arsenal, ma dopo una manciata di minuti è ancora Hazard, in procinto di passare al Real Madrid, a fissare il risultato sul definitivo 4-1. La notte è blu sopra il cielo di Baku. Quella di Sarri, invece, sfuma verso il bianco e il nero. Vent'anni dopo Malesani, un altro italiano trionfa in Europa.