Tirato dentro da un faccendiere con i capelli lunghi e da un improbabile manager italiano di cognome Mariani, professione non meglio identificata, il calciatore Immobile si tira fuori dall’ultima depravazione in materia di calcio. L’ennesima deviazione, lo scandalo fresco fresco prodotto questa volta in Spagna. Il pallone che diventa sempre più sporco, ogni giorno più lercio. Campano di Torre Annunziata, il goleador della Lazio e della Nazionale Italiana minaccia querele a pioggia. "Criticatemi per quello che non faccio in campo o lo faccia male, criticatemi se non segno, ma nessuno si permetta di mettere in discussione la mia moralità. Come uomo sono inattaccabile. Io con questa storia non c’entro, mai parlato con nessuno, mai conosciuto nessuno".

I poliziotti spagnoli dell’Unidad de delinquencia especializada in violencia trasmetteranno nelle prossime ore ai colleghi italiani un report di una decina di pagine. Il giornale La Repubblica ne è in possesso da giorni. particolare alcune partite del Frosinone, retrocesso quest’anno in serie B. Il report contiene inoltre alcune partite piazzate (ovvero truccato al finire di trarre profitto con le scommesse) da dirigenti e calciatori italiani tramite il misterioso "Sconosciuto 1". Come viene definito dagli investigatori spagnoli il presunto perno dell’organizzazione con sede a Malaga. "Sconosciuto 1" è allibratore in Spagna, al momento senza nome in Italia. Laddove gli investigatori italiani avrebbero già una precisa idea di chi possa essere. Siamo comunque in presenza di un faccendiere sempre in viaggio tra Malaga e Roma. La valigia piena di contanti e con agganci personali nelle mafie di mezzo mondo. Protagonisti effettivi sarebbero sempre i calciatori con la loro ingenua ingordigia e la sensazione di perenne impunità. La serie A italiana ancora una volta al centro di un pasticcio. La nuova piovra di partite truccate, calciatori compiacenti, personaggi borderline.

"Operacion Oikos" è denominata la grande inchiesta sul calcio scommesse spagnolo. Il momento culminante si verifica il 26 febbraio. Quando nel telefonino di uno degli indagati viene piazzato un apparecchietto, un trojan horse. Del tutto simile a quello che in Italia ha fatto crollare l’intero Csm. Il 2 aprile vengono ascoltati l’ex calciatore Carlos Aranda, ora agli arresti, e un italiano, Mattia Mariotti. Sarebbe lui, secondo gli investigatori, il punto di contatto tra gli spagnoli e gli italiani. E tutto ruota intorno alla figura misteriosa di "Sconosciuto 1". Al momento, si sa solo che ha i capelli lunghi. L’ascolto consente di appurare cose molto interessanti. "Sconosciuto 1, secondo il Mariotti, avrebbe una casa di gioco d’azzardo illegale. Ed è in grado di disporre di grande quantità di denaro in contante, la cui origine è sconosciuta. Ma tutto fa pensare che provenga da attività illegali". La disponibilità di contante gli permette di agire proprio come una casa di scommesse. "Pagando gli scommettitore che hanno guadagnato con grande facilità".

Alla vigilia di una partita, Aranda e Mariotti stanno andando all’aeroporto. Il faccendiere italiano ha un volo per Roma. "I due parlano di una partita da piazzare". Mariotti assicura di avere un incontro con tre o quattro giocatori del Frosinone, impegnato il giorno successivo a casa con la Fiorentina. Mancano dieci giornate alla fine del campionato. Il Frosinone appare però già condannato alla retrocessione. Aranda chiede spiegazioni e conferme a Mariotti. "Quelli del Frosinone retrocedono, giusto?". L’italiano lo rassicura. "Ma cosa gli chiedo, gol o risultato?". Lo spagnolo dice che va tutto bene. "Qualunque cosa, ma deve essere coi giocatori, mi raccomando". E qui entra in scena l’altro personaggio misterioso, "il mio amico coi capelli lunghi, mi viene a prendere lui…". Secondo gli investigatori spagnoli, si tratta di Sconosciuto 1. Mariotti sparge ulteriori certezze. "Ho rapporti con quello, come si chiama. Sì, il manager. Sta sempre con i calciatori, capisci? Va a cena con tutti i giocatori. Ti devono dire quello che vogliono, ciò che può essere messo…".

Mariotti insiste sulla figura del misterioso allibratore italiano che ha rapporti col delegato del Frosinone. "Questo decide di giocare una merda di partita. Lo chiama e gli dice, mettimi tremila euro qui, mettimi tremila anche per l’amico mio. E quello lo fa, non ci sono account, non ci sono transazioni da nessuna parte". Gli accorgimenti per sfuggire a qualsiasi controllo e ad eventuali interventi dei segugi in Italia. "Tu gli dici, giocami diecimila sulla Roma, e quello ti risponde ok, te la do a dieci. Perfetto. Se il giorno dopo ho vinto io, mi paghi; se hai vinto tu, pago io". Un lavoro senza pagine web, con circolazione del contante. Non troppo, però. "Perché, mi dice, se prende il fisco finisco in galera". Il sistema si appoggia interamente sui contanti. "Ne tiene talmente tanti che conviene fare così". I due, Aranda a Mariotti, non la smettono di parlare al telefono. L’italiano spiega ad Aranda che il suo amico "ha i capelli lunghi, molti clienti e molti anche importanti".

Tra i clienti di "Sconosicuto 1" ci sono anche calciatori di riconosciuto prestigio, l’attaccante della Lazio e della Nazionale Ciro Immobile. Mariotti conferma. "È uno dei suoi clienti, gioca anche lui, è un cliente…". Dettagli però zero. Immobile è volato in contropiede, in tandem col proprio legale. Si dichiara nella maniera più assoluta del tutto estraneo ai fatti rappresentati nell’indagine spagnola "Operacion Oikos". Nessuno s’azzardi a pronunciare il suo e ad avvicinarlo, neppure di striscio, allo scandalo calcistico connection. Sulla linea Spagna-Italia.

Franco Esposito