Il Consiglio generale degli italiani all’estero ha pubblicato il Documento finale dei lavori della Commissione Continentale America Latina, riunitasi a Rio de Janeiro dal 22 al 24 maggio scorsi. Presieduti dal Vice-segretario d’area, Mariano Gazzola, ai lavori ha partecipato - per larga parte dei lavori – anche il Console Generale, Paolo Miraglia Del Giudice. Presenti tutti i consiglieri d’area,ad eccezione di Marcelo Carrara, giustificato per motivi di lavoro; hanno partecipato anche il Vicepresidente del Comites di Rio Carmine Santoro, il Presidente del Comites di Curitiba Walter Petruzziello, la Vicepresidente del Comites di San Paolo Daniella Dardi, il Coordinatore del Patronato Ital-Uil del Sudamerica On. Fabio Porta e il Responsabile CONI Brasile Alfredo Apicella. Al documento finale si accompagna una lettera inviata ai parlamentari eletti in Sud America, in cui i consiglieri esprimono la loro "amarezza" per la loro mancata partecipazione ai lavori.Ecco Il testo del Documento finale.

CITTADINANZA ITALIANA DECRETO LEGGE N. 113/2018

La Commissione ha discusso il "Decreto Legge Sicurezza" 4 ottobre 2018, n° 113 convertito in legge il 1° dicembre 2018 n° 132, che all’articolo 14, nella parte riguardante la concessione della cittadinanza ai discendenti degli emigrati italiani all’estero, inasprisce i requisiti rendendo più difficile il suo ottenimento mediante l’estensione dei requisiti di residenza necessari per chiederla sia in caso di matrimonio, sia sulla base della residenza. Nell’articolo 13 del decreto si dispone che la cittadinanza può essere revocata e negata al soggetto condannato per reati legati al terrorismo. La Commissione continentale America latina ha analizzato il contenuto del dispositivo legislativo, specialmente per le sue ripercussioni nella realtà del continente latino-americano. Fermo restando le disposizioni legislative contenute si mette in evidenza l’alto livello della conoscenza della lingua italiana necessaria per il rilascio della cittadinanza. Riferiamo che su tutto il territorio dell’America Latina la presenza degli Enti Certificatori è insufficiente e, viste le grandi distanze territoriali esistenti tra le potenziali sedi dove sostenere gli esami, si considera necessario studiare a fondo una soluzione affinché gli interessati possano sostenere le prove di conoscenza della lingua italiana anche nelle zone più periferiche. In questo senso proponiamo, tra le tante ipotesi, che gli attuali enti promotori di lingua italiana, possano essere riconosciuti come centri di certificazione, collegati alle Università italiane o alla Società Dante Alighieri, a seconda dei casi. Inoltre, che gli stessi Enti certificatori presenti sul territorio possano stipulare anche accordi con le Associazioni italiane, Scuole Italiane ed i Patronati, affinché questi possano mettere a disposizione le proprie strutture per realizzare localmente le prove di certificazione, nelle date previste ufficialmente, che in genere si svolgono nei mesi di maggio e novembre di ogni anno. Questa è anche il sistema utilizzato da altri paesi che promuovono le loro certificazioni linguistiche. Inoltre, si ritiene necessario chiedere al Ministero di competenza i chiarimenti necessari sulla situazione di coloro che hanno inoltrato domanda prima del 4 dicembre (data di entrata in vigore del decreto), sula retroattività o sull’estendibilità della data, sia sulla necessità o meno di presentare la certificazione linguistica di livello B1, sia sull’obbligo o meno di corrispondere la differenza di 50 euro della tassa modificata da 200 a 250 euro e sulla retroattività del termine di 4 anni introdotti con il nuovo decreto. Visto che su questo decreto legge non è stato chiesto il parere del CGIE, che in sostanza va a modificare i dettami legislativi esistenti, la Commissione continentale America latina sollecita il Governo, ad acquisire le sollecitazioni calmieranti del CGIE. Nello specifico si dovrà affrontare una più ampia discussione sull’adeguamento dell’Istituto della Cittadinanza alle nuove realtà delle comunità italiane all’estero, che sono già allo studio presso la III Commissione Tematica del CGIE, e proponiamo un approfondimento della legge in occasione della prossima Assemblea Plenaria di luglio. Lo stesso livello di competenza linguistica richiesto (B 1), considerate anche la difficoltà per accedere ai corsi di formazione linguistica in modo agile in tutto il territorio latinoamericano, è sicuramente alto e quindi tendenzialmente teso ad escludere un sostanziale numero di richiedenti la cittadinanza e tra questi quella parte di coniugi stranieri che ne fanno richiesta.

AGGIORNAMENTI SULLA SITUAZIONE DEI CONNAZIONALI IN VENEZUELA

Sentita la relazione del Consigliere del CGIE Nello Collevecchio del Venezuela, che ci ha aggiornato sulla drammatica realtà che continua a vivere quel paese, ed in particolare sullo stato dei servizi erogati dai Consolati di Caracas e Maracaibo, i Consiglieri hanno potuto constatare dalla viva voce del collega quanto difficile e rischiosa sia la vita dei nostri connazionali li residenti. Tutti hanno confermato solidarietà e vicinanza alla comunità italo-venezuelana e si augurano che tutte le forze politiche in quel paese, trovino quanto prima le soluzioni ideali per ritornare alla convivenza pacifica e riprendere la strada dello sviluppo e della prosperità. Il Consigliere Collevecchio ha testimoniato che la Comunità italiana sta beneficiando di miglioramenti nei servizi offerti dal Consolato di Caracas, mentre non è così nella circoscrizione consolare di Maracaibo, dove il Consolato è chiuso addirittura dal 12 marzo. Fino ad oggi a nulla sono valsi i ripetuti appelli alle istituzioni italiane e al MAECI per sbloccare la situazione. La Commissione continentale America latina manifesta il proprio riconoscimento al Console Generale d’Italia Enrico Mora, al Vicecommissario amministrativo Aurelio Di Stefano e a tutto il personale del Consolato di Caracas, che anche se in difficili condizioni di lavoro, riescono a fornire alla comunità adeguati servizi in sede, organizzando altresì missioni in altre località della Circoscrizione consolare per l’emissione di passaporti e la fornitura di servizi assistenziali. I Consiglieri del CGIE chiedono al Governo e all’Amministrazione del MAECI di spiegare i veri motivi che impediscono lo stesso trattamento da parte del Consolato di Maracaibo ai connazionali residenti in quella Circoscrizione e quali sono i provvedimenti che intendono adottare per risolvere questa situazione. Altresì, consapevoli dei provvedimenti già attuati in passato dal nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, chiedono al Governo italiano ed al Parlamento di rinnovare e di intensificare l’impegno a sostegno della comunità italiana in Venezuela e dei connazionali italo-venezolani, che sono ritornati in Italia o si sono trasferiti in altri paesi. Per chi rientra in Italia chiediamo delle misure e dei provvedimenti agevolativi per una integrazione in Italia partendo da una iniziativa dell’associazione nazionale dei comuni d’Italia in collaborazione con il MAECI. Alle difficoltà interne si aggiungono anche decisioni esterne: la Consigliere Rita Blasioli Costa, su segnalazione di un collega del patronato ACLI di Caracas, ha informato che per i connazionali residenti in Venezuela nei prossimi mesi la consegna della corrispondenza cartacea sarà complicata. Le due società di spedizione DHL e Fedex hanno sospeso gli invii della corrispondenza tanto per via aerea come marittima, si teme che si creeranno ulteriori problemi nella trasmissione delle domande di pensione in convenzione, così come per la spedizione di tutti gli altri documenti cartacei soggetti al trasporto aereo. La Commissione continentale America latina ha deciso di tenere la prossima riunione continentale a Caracas come segno di sensibilità ed attenzione nei confronti della comunità italo-venezuelana.

RETE CONSOLARE IN AMERICA LATINA

A questo tema è stato dedicato il tempo necessario per un’approfondita analisi della situazione della rete e dei servizi consolari nell’area. I Consiglieri del CGIE hanno ascoltato con attenzione la relazione del Console d’Italia a Rio de Janeiro, Miraglia Del Giudice, che ringraziamo per l’ospitalità e per il sostegno che ci ha permesso di realizzare questa Commissione continentale all’interno del Consolato di Rio De Janeiro. Nel nostro Continente in linea di massima è percepibile un miglioramento nell’erogazione e nella tempistica di diversi servizi - soprattutto l’erogazione dei passaporti - nelle varie circoscrizioni, ferma restando la criticità per l’insufficienza di organico, che rende ancora precario ogni miglioramento, a fronte dell’aumento di richieste di servizi dovuti alla crescita degli iscritti all’AIRE. Tutti i consiglieri hanno constatato che l’andamento ed i miglioramenti dei servizi dipendono molto sia dalle situazioni locali, sia della professionalità e dal coinvolgimento personale di colui che dirige la struttura consolare. Per questa ragione, si ribadisce la necessità di una unificazione delle procedure almeno a livello paese e di una maggiore condivisione delle buone pratiche, da riproporre ed estendere sulla base dei risultati positivi dei servizi offerti. L’assunzione del nuovo contingente di personale di ruolo previsto dalla legge finanziaria e selezionato attraverso un bando di concorso pubblico, deve essere accompagnato da una adeguata ed equilibrata distribuzione del contingente nei diversi Continenti, prevedendo un piano di incentivi e stimoli specifici per l’America Latina, al fine di incoraggiare la scelta dei nostri territori come sede di servizio. I consiglieri del CGIE dell’America latina considerano utile che la Commissione Continentale America latina venga consultata per il piano di distribuzione del personale nelle diverse sedi. La nostra disponibilità può essere di supporto in funzione dell’esperienza accumulata e dei livelli di sensibilità e della conoscenza delle problematiche presenti nelle nostre comunità. Mettiamo a disposizione del nostro Paese competenze, esperienze e conoscenza che possano servire a perfezionare e migliorare il sistema amministrativo nel Continente latino americano Con lo scopo di facilitate il raggiungimento del numero spettante di funzionari di ruolo, alcuni sedi dell’America meridionale - quale la sede consolare di Montevideo - sono state dichiarate "sede disagiata". Tale misura, però, che comporta delle agevolazioni non è stata accompagnata da una conseguente incentivazione economica, per tanto prevediamo, sperando di sbagliarci, che non saranno ottenuti i risultati auspicati. Chiediamo all’Amministrazione del MAECI di effettuare una rapida verifica su questa criticità. Intanto si ribadisce il disagio manifestato incessantemente dall’utenza per l’impossibilità di contattare i Consolati per semplici informazioni e a tale soluzione si suggerisce di istituire in ogni sede uno sportello informativo o di rapporti con il pubblico, avvalendosi anche del sostegno collaborativo che potrebbero fornire Associazioni, Patronati e Comites. Ai fini di una più corretta valutazione delle problematiche connesse al funzionamento dei vari Consolati, chiediamo alle Ambasciate di rendere fruibili, ogni volta che ne facciamo richiesta, i dati relativi alle questioni che attengono alle nostre prerogative, come del resto è disposto nella legge istitutiva del CGIE, affinché i Consiglieri del CGIE possano disporre di elementi completi preparatori alle relazioni e agli interventi da effettuare nelle Assemblee Plenarie e nelle riunioni Continentali, nonché nei rapporti con le autorità locali con le quali tutti noi tessano dei rapporti ravvicinati. Lo stesso discorso vale per l’accreditamento dei Consiglieri CGIE ed i Comites presso le autorità locali. Occorre ricordare ai Consoli di applicare e rispettare la legge 6.11.1989 n. 368, modificata dalla Legge 18.6.1998 n. 198, regolata con D.P.R. 14 settembre 1998 n. 329, che assegna ai Comites e al CGIE diverse prerogative spesso disattese.

PROMOZIONE SISTEMA PAESE

La Commissione continentale America latina, sentita la relazione dei Consiglieri che fanno parte della V Commissione Tematica "Sistema Paese", ribadisce la necessità e l’opportunità di un maggior coinvolgimento dei Consiglieri CGIE nella programmazione delle attività di promozione del Sistema Paese nelle diverse circoscrizioni dell’America meridionale. Inoltre, si ribadisce la necessità che il CGIE, tramite la V Commissione, sia parte integrante della Cabina di Regia per la promozione del sistema paese nel mondo, come già richiesto formalmente in diverse occasioni. Altresì, si ribadisce la richiesta formulata alla V Commissione affinché il MAECI, con apposita circolare, chieda alle Ambasciate l’elaborazione annuale di un Piano Paese specifico per la "Promozione del Sistema Paese", che tenga in considerazione anche il contributo delle comunità italiane alla bilancia commerciale e agli interscambi tra il nostro Paese e tutti i Paesi dell’America latina.

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE 1585 PER LA RIDUZIONE DEI PARLAMENTARI ITALIANI

La Commissione continentale America Latina prende atto dell’approvazione in prima lettura del Disegno di Legge Costituzionale 1585 per la riduzione dei parlamentari e riconferma il parere in merito già espresso dal CGIE nelle due audizioni alla Camera e al Senato della Repubblica. Pur concordando con la necessità della riduzione del numero complessivo dei Parlamentari italiani, dissente invece sulla riduzione della futura quota assegnata alla circoscrizione estero. Il mantenimento del numero attuale di parlamentari eletti all’estero (6 senatori e 12 deputati) è necessario per consolidare la stessa Circoscrizione Estero, considerando che nella nostra circoscrizione elettorale il numero degli aventi diritto al voto è aumentato di circa il 56%, rispetto alle prime elezione politiche del 2006. La crescita del numero degli elettori, e nella circoscrizione estero oramai sono censiti alle anagrafi AIRE già 6 milioni di connazionali, richiede anche l’adeguamento della rappresentanza parlamentare. I Consiglieri CGIE dell’America Latina, per tanto, esprimono all’unanimità parere nettamente negativo alla riduzione del numero di Parlamentari della Circoscrizione Estero. Avendo costatato la mancata partecipazione nel dibattito parlamentare dei Senatori e Deputati eletti nella nostra Area, la Commissione continentale America latina chiede che prima del nuovo passaggio parlamentare, ci sia da parte loro una presa di posizione ancora più forte e unitaria, che si facciano interpreti e portavoce del parere del CGIE, a garanzia della rappresentanza delle nostre comunità. L’impegno comunicativo su questo argomento dovrà essere incessante e l’opera di convinzione sui gruppi parlamentari dovrà essere continuativa. Bisognerà anticipare i tempi della ripresa del dibattito parlamentare. Questo punto, purtroppo e a malincuore, non é stato possibile discuterlo insieme a loro perché non sono stati presenti ai nostri lavori come sarebbe stato auspicabile e non abbiamo ricevuto da parte di nessuno di loro un messaggio di scuse, saluto o incoraggiamento. Per esprimergli il nostro malumore per l’assenza ai nostri lavori abbiamo concordato l’invio della lettera allegata al presente documento. Questo atto vuole segnalargli il disagio che producono situazioni come quelle verificatosi, che non concorrono a favore delle sinergie per rinforzare le forme di rappresentanza nelle nostre comunità.

ESITI E SEGUITI AL SEMINARIO GIOVANI DI PALERMO

La Consigliere del CGIE Silvia Alciati ha illustrato un’ampia e completa relazione sulla preparazione e lo svolgimento del Seminario svoltosi a Palermo lo scorso mese di aprile. Inoltre alla nostra riunione hanno partecipato alcuni giovani rappresentanti della Commissione Giovani del Comites di Rio de Janeiro e di Daniella Santoro, delegata al Seminario. Inoltre, ogni Consigliere ha avuto modo di riferire le testimonianze di altri giovani partecipanti al seminario delegati dalle rispettive circoscrizioni consolari. I Consiglieri si complimentano all’unanimità per il lavoro svolto dalla VII Commissione Tematica e si augurano che i giovani intervenuti a Palermo possano, proprio attraverso la loro partecipazione, costituire la garanzia di futuro delle nostre strutture associative e dei nostri organi di rappresentanza. Ognuno di loro ha manifestato piena disponibilità ad attivarsi nella diffusione e per la realizzazione dei progetti che presenteranno nei prossimi mesi. La Commissione continentale America latina invita i Comites dell’Area a promuovere un dialogo sempre più attivo e propositivo con i giovani, sollecitandoli a sostenere non solo i progetti che vorranno sviluppare, ma anche a costituire – quelli che ancora non l’abbiano fatto - le commissioni giovani e dare loro uno spazio di partecipazione istituzionale. A questo fine, si propone che nella futura individuazione dei criteri di distribuzione dei fondi ai Comites, una quota specifica venga destinata a quei Comites che hanno già costituito le Commissioni Giovani e che realizzano iniziative a loro destinate.

DIFFUSIONE DELLA LINGUA E CULTURA ITALIANA (ANALISI BOZZA DI MODIFICA DELLA CIRCOLARE 13)

Analizzata l’ultima bozza di modifica della Circolare 13 presentata dalla DGSP, la Commissione continentale America latina constata che i nostri suggerimenti formulati nei precedenti documenti non sono stati presi sufficientemente in considerazione, in particolare per quanto riguarda l’esclusione, in modo esplicito dei corsi "per adulti" (ossia l’utenza non scolastica), dall’ammissibilità ai contributi della legge 3153 a favore della promozione della lingua e cultura italiana. In America Latina la maggior parte degli iscritti all’Aire non ha avuto e non ha modo di frequentare corsi di lingua italiana inseriti nei curricula scolastici. Con l’aumento delle richieste di cittadinanza italiana cresce anche il numero di coloro, che non sono in possesso della conoscenza sufficienti della nostra lingua. Si suggerisce di riesaminare l’assegnazione dei fondi, eventualmente di attingerli da altri capitoli, e di considerare la fascia di età compresa tra i 20 e 35 anni, normalmente considerata giovanile e non adulta. A questi connazionali, già in possesso di cittadinanza, e per coloro che ne fanno richiesta potrebbero essere offerti dei corsi extra-scolastici, nel rispetto dello spirito della legge 153/71 che venne varata al fine di mantenere viva la lingua italiana nelle famiglie di emigranti. La mancanza di interventi specifici per raggiungere questo obiettivo, viceversa, causerebbe l’impoverimento dell’italianità tra le nuove generazioni di italo-discendenti quando il mondo intero è a conoscenza dell’impatto che produce la presenza italiana nell’intero continente sudamericano. Visti i tempi stretti intercorsi tra l’invio della bozza da parte della direzione DGSP del MAECI (datata 8 maggio) e la realizzazione di questa riunione svoltasi a Rio De Janeiro ad una settimana di distanza, ci rimettiamo alle dettagliate valutazioni che saranno presentate dalla IV Commissione Tematica, ribadendo i punti fermi e imprescindibili testé formulati: regolarità nell’erogazione degli anticipi ad inizio esercizio delle attività scolastiche, semplificazione burocratica, coinvolgimento degli Enti, dei Comites e dei Consiglieri del CGIE nella redazione dei Piani Paese e la possibilità di lavorare sulla base di piani triennali collegati agli stessi piani paese. Facciamo presente che la Commissione continentale America latina è stata informata indirettamente dell’invio da parte di alcuni Consolati di una lettera circolare, trasmessa dalla DGSP con lo scopo di comunicare agli enti/associazioni non profit che intendano costituirsi come enti promotori di attività di assistenza scolastica finalizzate alla diffusione della lingua italiana ex legge 153/71 nuova legge 64/2017, recante la scadenza del 25 maggio u.s. data ultima per la presentazione delle richieste. La missiva ha sorpreso tutti gli attuali enti gestori che non hanno ancora ricevuto informazioni sulle loro domande di contributo presentate per l’esercizio in corso. Riteniamo grave la mancanza di una notifica sulla data di erogazione dei contributi che dovrebbero ricevere per pianificare le loro attività. A due anni di distanza dal trasferimento delle competenze della promozione della lingua e della cultura italiana dalla DGIT alla DGSP il sistema non si è ancora stratificato. Da informazioni ricavate da alcuni Consiglieri del CGIE, alcuni enti promotori sarebbero stati invitati a ripresentare domanda sul capitolo 2619 oltre a quella già trasmessa entro il 14 febbraio di quest’anno sul capito 3153. Questa nuova situazione ci ha spinto a chiederci: 1. Quanti enti sono stati informati sulla possibilità di ripresentare domanda sul nuovo capitolo 2169? Quale è stato il criterio di identificazione e di scelta di questi enti, e per quale ragione altri enti sono stati invece esclusi da questa possibilità? 2. Quanti enti hanno effettivamente ripresentato domanda sul capitolo 2619? 3. Qual è l’ammontare delle risorse a disposizione sul capitolo 2619, e se c’è stato un incremento effettivo dello stanziamento, visto che la maggior parte degli enti gestori del nostro continente sarebbero stati "trasferiti" dal capitolo 3153 al 2619? La nostra commissione chiede con urgenza all’ufficio V° della DGSP informazioni e una risposta formale sulle ragioni di tali cambiamenti prima della plenaria di luglio p.v., perché molti degli enti promotori hanno continuato a svolgere le loro attività – alcuni ricorrendo anche a onerosi prestiti bancari e sono in attesa del contributo, visto che già siamo a metà dell’anno scolastico - ignari di questi cambiamenti repentini dei quali non è stato messo a conoscenza neanche il Comitato di presidenza del CGIE che ha incontrato la DGSP a fine marzo di quest’anno. La Commissione continentale America latina chiede, altresì, di conoscere i criteri che determinano o escludono i pareri dei Comites per l’assegnazione dei contributi agli Enti promotori sui diversi capitoli di spesa. La riduzione o l’eliminazione di questa prerogativa, che viene ben sottolineata nella legge dei Comites potrebbe con il tempo anche rivelarsi poco propizia alle loro iniziative, finalizzate a sostenere e promuovere la diffusione della lingua e della cultura italiana.

PREPARAZIONE DELLA PLENARIA DELLA CONFERENZA PERMANENTE STATO-REGIONI-PROVINCIE AUTONOME E CGIE

I Consiglieri della Commissione continentale America latina hanno preso atto del lavoro di preparazione svolto negli ultimi tre anni dalla VI Commissione Tematica "Conferenza permanente Stato-Regioni-Province autonome-CGIE", della preparazione della Cabina di Regia, e concordano con l’individualizzazione dei tre macro temi da proporre alla Conferenza: "Nuove mobilitá", "Ridefinizione dei rapporti dell’Italia con la Rete degli Italiani all’estero" e "Potenziamento e Internazionalizzazione del Sistema Paese". Abbiamo recepito i contenuti della corrispondenza intercorsa tra il Segretario Generale del CGIE, Michele Schiavone, la Presidenza del Consiglio (organo che dovrà per legge convocare la Plenaria della Conferenza), la risposta a nome del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha decretato l’incarico della convocazione al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie della Repubblica, Senatrice Erika Stefani, la lettera del Sottosegretario Senatore Ricardo Merlo al governo con la quale chiede di convocarla tra il 25 novembre e il 6 dicembre, tutto ciò detto la Commissione continentale America latina si augura che la Plenaria della Conferenza Permanente Stato-Regioni-Provincie Autonome e CGIE sia convocata nei tempi auspicati e ribadisce l’impegno a prepararsi adeguatamente per farne un appuntamento di alto profilo rivolto al futuro della presenza italiana nel mondo.

VARIE ED EVENTUALI

Il Vicesegretario Generale per l’America latina, Mariano Gazzola, ha comunicato che la disponibilità finanziaria di € 607'000 allocata quest’anno sul capitolo 3153 per le attività del CGIE, non ci consentirà di realizzare tutte le riunioni previste dalla legge; tra queste saranno tagliate una tornata di assemblee continentali, due comitati di presidenza e se non sarà convocata in tempo neanche la Conferenza permanete Stato-Regioni-province Autonome-CGIE. La Commissione Continentale America latina chiede al Governo di assegnare dei fondi integrativi durante la fase di assestamento di bilancio, affinché possano essere realizzate le normali riunioni previste dalla legge, nonché la Plenaria della IV Conferenza Stato Regioni Provincie Autonome Cgie, in scadenza oramai da oltre dieci anni e che dovrebbe aggiornare e delineare i programmi di intervento del governo per le politiche d’interesse per gli italiani all’estero nel breve periodo".