Sono le ore 16.46 quando un tranquillo pomeriggio d'estate viene interrotto da "Iddu", il vulcano che dà il nome una delle sette isole delle Eolie. E dalla tranquillità si passa al terrore quando una violenta sequenza esplosiva parossistica hanno interessato l'area centro-meridionale della terrazza craterica dello Stromboli provocando una pioggia di lapilli incandescenti che hanno causato incendi in varie parte dell’isola, scatenando il panico tra gli abitanti siciliani e i tanti turisti che affollano una delle perle del Tirreno. C’è chi si è buttato a mare, chi si è barricato in casa, chi si è recato al molo cercando di scappare. Purtroppo l’improvvisa esplosione è costata la vita a un uomo di 35 anni di Milazzo: era impegnato in una escursione vicino la Sciara del Fuoco quando è stato colto di sorpresa dagli scoppi. Era con un amico brasiliano che è rimasto ferito in maniera non grave.

Tornando alla cronaca di quanto accaduto, era visibile una colonna eruttiva di almeno 2,5-3 chilometri di altezza, e numerosi lapilli e brandelli di lava sparati fuori e ricaduti ben oltre l'area del cratere, tanto che si sono registrati diversi incendi, soprattutto a Ginostra. Sul posto sono subito arrivati canadair per spegnere due incendi provocati alla vegetazione dall'eruzione del vulcano. "Sembrava di stare all'inferno per la pioggia di fuoco che veniva dal cielo", le parole di don Giovanni Longo, parroco delle Chiese di Stromboli e Ginostra.

Per il capo della protezione civile Angelo Borrelli "le esplosioni dello Stromboli sono state un fenomeno assolutamente eccezionale. Se ne verificano cinque o sei ogni cento anni". Ha poi aggiunto che la situazione "è sotto controllo visto che il fenomeno delle esplosioni si è esaurito, come ci dicono gli esperti. Noi continuiamo a monitorare in stretto contatto con prefettura, sindaco e strutture operative". Ha poi detto che non è stato predisposto alcun piano di evacuazione "perché il fenomeno al momento è rientrato". Ma nonostante le rassicurazioni una settantina di turisti hanno lasciato la frazione di Ginostra a bordo di alcuni mezzi messi a disposizione da Liberty Lines, compagnia di navigazione che svolge normalmente il servizio di collegamento tra la Sicilia e le isole Eolie.