Dalla geniale intuizione di Giosué Carducci e altri intellettuali del tempo, esattamente nel luglio del 1889 è nata la Società Dante Alighieri che da 130 anni continua a confermare gli obiettivi per cui è stata creata: "tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana". Una realtà, quella della Dante, che oggi vanta 482 Comitati presenti quasi in ogni angolo del mondo per far amare la nostra bellissima lingua. Un obiettivo che ha raggiunto ottimi risultati, basti dire che dal 2006 oltre 700mila persone hanno imparato l’italiano grazie alla Dante Alighieri, una Società che conta 120mila soci nel mondo. Moltissimi tra gli studenti sono gli oriundi che vogliono riappropriarsi delle proprie radici, a cominciare dalla lingua, e sempre più numerosi anche gli stranieri. Alla vigilia di un importante appuntamento, abbiamo incontrato Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri dal 1999, cui abbiamo subito chiesto qual è, oggi, il ritratto dello studente che frequenta i loro corsi per conoscere l’italiano…

"Lo studente medio che in generale in tutto il mondo si avvicina ai corsi di lingua italiana promossi dalla Società Dante Alighieri, è uno studente che ha delle caratteristiche specifiche, ossia ha un percorso curriculare, ha interessi universitari, probabilmente vuole approfondire i temi culturali italiani anche con l’intenzione di proseguire i suoi studi in Italia. In generale possiamo dire che c’è un interesse per quelli che sono i punti cardinali della nostra lingua, come la cucina, il design, l’architettura".

Realtà come quella della Società Dante Alighieri, in altri Paesi sono ampiamente sostenute finanziariamente: in occasione dell’audizione in Commissione Affari Esteri della Camera, è stata evidenziata questa anomalia?

"Sì, il presidente Andrea Riccardi in occasione di questa audizione ha proprio sottolineato come le altre nazioni sostengano le corrispettive istituzioni culturali per la loro promozione con ben altro impiego di fondi che non quanto l’Italia destina alla Dante Alighieri e rispetto allo stesso Ministero degli Affari Esteri".

Come è stato ricordato sempre in occasione dell’audizione, la Dante ha conquistato una sua solidità anche attivando altri progetti, oltre quelli dell’insegnamento: quali vogliamo ricordare?

"Fondamentalmente la gestione della presidenza Riccardi sta puntando all’apertura di nuove scuole, quindi sempre legate all’insegnamento. Ma c’è un programma nei prossimi quattro anni tutto destinato alla promozione del libro italiano; come ha ricordato il Presidente, il progetto verrà inaugurato a Buenos Aires con la riapertura della biblioteca italiana ospitata nella sede del Comitato della Dante".

Questo dedicato al libro italiano, è solo uno degli ultimi tra gli infiniti progetti attivati dalla Dante Alighieri anche per garantire più qualità all’insegnamento e alla formazione degli insegnanti. Secondo i dati forniti dalla Dante, solo nel 2016 sono stati 60mila gli studenti che hanno frequentato i corsi di italiano nelle cinque scuole presenti in Italia, esattamente a Roma, Milano, Firenze, Bologna e Torino, e nelle altre scuole all’estero. La Dante è anche in prima fila nell’organizzazione di eventi culturali: 40 mila negli ultimi dieci anni. Un’altra importantissima "conquista" della Dante, l’essere tra i giurati del prestigioso Premio Strega, senza dimenticare la collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale sempre con l’obiettivo prioritario di divulgare la nostra lingua e cultura nel mondo, ricordiamo solo la partecipazione alla Settimana della Lingua e Cultura Italiana nel mondo, di cui si sta già preparando la diciannovesima edizione che si terrà dal 21 al 27 ottobre e avrà come tema "L’italiano sul palcoscenico".

E come per rendere omaggio al Sommo Poeta, nel corso di sette anni è stata realizzata una versione cinematografica della Divina Commedia: un film di 21 ore per raccontare un viaggio in Italia lungo migliaia di chilometri. Un piccolo capolavoro a disposizione di ognuno sul sito della Dante (https://ladante.it/il-nostrofilm.html)anche per conoscere, o rivedere, i luoghi più suggestivi dell’Italia: dai vicoli di Napoli agli scorci di Palermo, Genova, Siena, Torino e Firenze. A partire dal 2011, inoltre, per contrastare l’impoverimento della nostra lingua, è stata avviata la campagna "Adotta una parola". All’iniziativa hanno aderito i più autorevoli esponenti del nostro panorama culturale: citiamo per tutti Dario Fo. Infine, su youtube è disponibile un’"Enciclopedia infinita"; anche questo un servizio gratuito per contribuire a divulgare il meglio del nostro patrimonio culturale. Un patrimonio invidiato dal mondo intero, perché come ha ricordato il Presidente Andrea Riccardi nel corso della recente audizione, "un’indagine americana ha assegnato all’Italia il primo posto per influenza culturale".

Ed in questi giorni, fervono i preparativi per l’83° Congresso della Dante, cosa può anticiparci?

"Innanzitutto vorrei ricordare che il prossimo Congresso rappresenta un significativo evento perché da questi giorni di lavoro dovremo far scaturire i progetti, le linee per il quadriennio. Si svolge ogni quattro anni, appunto, e quest’anno abbiamo scelto, per la prima volta, un Paese dell’America latina, esattamente l’Argentina. Sarà Buenos Aires ad ospitare il Congresso che si terrà dal 18 al 20 luglio presso l’Universidad Católica Argentina a Puerto Madero. Proprio l’Argentina è il Paese che ospita il maggior numero di Comitati della Dante, una conferma del grande interesse verso la nostra lingua".

Quale sarà il tema di questo Congresso?

"Italia, Argentina, Mondo – L’italiano ci unisce: è questo il titolo assegnato all’83° Congresso; una scelta per sottolineare il profondo legame, direi fraterno legame, tra i Paesi, di certo agevolato anche da una consistente presenza di connazionali profondamente vicini all’Italia. Un ruolo importante spetterà ai Soci della Dante, che arriveranno da ogni parte del mondo, come ho già detto per avviare discussioni e delineare le linee strategiche su cui la Dante Alighieri fonderà le sue azioni nei prossimi quattro anni. Non mancherà la presenza di importanti personaggi del mondo della cultura, ed ovviamente saranno presenti autorità argentine ed italiane; senza dimenticare i nostri studenti, gli insegnanti e docenti di italiano, vera spina dorsale della Dante. Per entrare nello specifico, i temi degli interventi si focalizzeranno sulla promozione linguistica, la formazione dei docenti; grande rilievo all’avvio degli importanti progetti d’insegnamento anche universitari, come il profesorado, e formazione nel gruppo cluster di quelli che saranno i futuri professori d’italiano in Argentina".

Giovanna Chiarilli