La Mahoning Valley oggi è conosciuta come l'area metropolitana nel Northeast Ohio che comprende Youngstown-Warren-Boardman con una popolazione di oltre mezzo milione di abitanti. Ma 150 anni fa? Lo spiega un libro di Joe Tucciarone e Ben Lariccia: 'Coal War in the Mahoning Valley'. Si tratta di un ritorno al passato per raccontare una parte importante della emigrazione italiana negli Stati Uniti. Già perchè 150 anni fa tanti italiani arrivarono in questa parte degli USA con la promessa di posti di lavoro in miniera che in realtà erano la risposta a degli scioperi.

E Tucciarone e Lariccia, che in Mahoning Valley ci hanno vissuto, sono andati ad esplorare con questo libro le radici di quella migrazione. Tucciarone, che ora vive in Florida, con le sue ricerche, andando indietro ai propri avi, ha ricostruito i primi scioperi nelle miniere dal 1870. Lariccia, che invece vive a Philadelphia, scrive su 'La Gazzetta Italiana', attraverso la pagina di Facebook 'Mahoning Valley Italian Descendent' è venuto a scoprire quello che era successo oltre un secolo fa. Così è nata la collaborazione e il libro, pubblicato da Arcadia Publishing e History Press.

All'epoca il carbone di Mahoning Valley era di alta qualità. "Trumbull County - ha raccontato Lariccia - produceva centinaia di tonnellate di carbone ogni giorno, era soffice, ma bruciava molto bene. Con alto contenuto di carbonio". Poi il prezzo del carbone cominciò a scendere e i proprietari delle miniere tagliarono i salari. I minatori, per la maggioranza provenivano da Galles e Scozia, si ribellarono proclamando i primi scioperi.

In risposta i padroni, assunsero altri minatori, afro-americani e soprattutto italiani che arrivavano attraverso Castle Garden, punto di ingresso a New York prima di Ellis Island. "Ma nessuno sapeva che veniva assunto per spezzare lo sciopero in atto". Poi una volta risolta la situazione, venivano licenziati, ma trovarono altri posti di lavoro soprattutto nelle ferrovie.

Tony Porpiglia - Caterina Pasqualigo