Due mostre sul Giappone proporranno ai milanesi un'avventura alla scoperta del Sol Levante. Accadrà al Mudec dal 1° ottobre al 2 febbraio, quando esporranno 'Impressioni d’Oriente. Arte e collezionismo tra Europa e Giappone' e 'Quando il Giappone scoprì l’Italia. Storie di incontri (1585-1890)'.

In parallelo ai due percorsi espositivi si terrà anche una serie di incontri a cadenza mensile, a partire dalla conferenza 'I due volti del Giappone: dalla modernità al cuore dello zen', promossa da Kel 12 e National Geographic Expeditions, in programma il 4 ottobre giorno del Patrono d'Italia San Francesco. La serata - aperta a tutti, su prenotazione e gratis, in programma dalle 19:30 - vedrà presente il giornalista Marco Restelli. 

L'incontro del 4 ottobre sarà un’occasione per approfondire la conoscenza di questo Paese romantico e tecnologico, tradizionalista e d’avanguardia, con sorprendenti angoli di natura. Si parlerà di armonia di paesaggio e di filosofia zen, di meditazione e di giardini. Si viaggerà tra le città: Tokyo, Kyoto con i suoi mille templi buddhisti e santuari shintoisti, ma anche un’altra capitale storica del Giappone, Nara, antico centro del Buddhismo, oggi città slow, avvolta dalla foresta e con i cervi che girano per le strade.

E poi le esperienze consigliate a chi sogna un viaggio nel Paese del Sol Levante: dai bagni nelle sorgenti termali, gli onsen, al soggiorno nei ryokan, le locande tradizionali con pareti di legno e carta di riso, il tatami e il futon, all’esperienza spirituale degli shokubo, i monasteri che offrono ospitalità e la possibilità di condividere con i monaci pratiche, cerimonie e aspetti di vita quotidiana propri della visione orientale.

"Certamente visiterò le mostre, e sono lieto dopo la Japan Week in Venice organizzata dalla Fondazione Italia Giappone - dove ho contribuito ad inverare il 5 settembre scorso il business forum tra i due Paesi e molte aziende del Veneto -, che anche Milano, città dinamica  e innovativa, guardi con interesse e curiosità crescente il Giappone; nel segno della cultura, dell'arte e dell'amicizia tra i due popoli", dichiara Mattia Carlin, Policy Advisor della Fondazione Italia Giappone.