La stampa, si sa, può fare paura. Soprattutto quando racconta la verità che per molti, o per qualcuno, può essere scomoda. O fastidiosa. E la presenza dei media forse (eufemismo) sembra in questo momento non gradita all’ambasciatore Gianni Piccato e al sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo. Già, perché il prossimo 29 novembre ci sarà a Montevideo un incontro aperto a tutti i rappresentanti del mondo istituzionale e associativo italiano e italo-uruguaiano, oltre ai connazionali residenti in Uruguay. L’ufficialità è arrivata tramite una lettera firmata da Piccato il 19 novembre.

E la stampa? Meglio tenerla fuori dai giochi, alla faccia della democrazia sempre tanto decantata dai politici con le parole. Vuoi mai che faccia qualche domanda scomoda cui potrebbe essere difficile dare una risposta sensata? Vuoi che gli si chieda qualcosa sugli sviluppi del nuovo consolato che tante polemiche ha portato e, state sicuri, porterà. In effetti Merlo, almeno in quanto si legge nella lettera (protocollo 18988) tratterà di questo argomento. Lo farà, ovviamente, con toni trionfalistici in quel che sarà un botta e risposta sul ‘quanto siamo bravi e belli’ con Piccato. Come si dice, se la suoneranno e se la canteranno.

Male che vada, magari qualcuno dei presenti potrebbe anche fargli le cosiddette pulci. Ma il tutto resterebbe comunque circoscritto all’interno dell’Istituto Italiano di Cultura senza avere la possibilità di essere raccontato da parte dei giornalisti che, ricordiamo, vivono principalmente di cronaca e di appuntamenti come questi con l’obiettivo di informare le persone di quel che succede. Perché questa decisione? Ovviamente aspettiamo una risposta da Piccato e Merlo, la sensazione è che percependo un’aria tutt’altro che tranquilla, sia stato deciso di far sì che questo incontro avvenga in assoluto silenzio, in stile carbonaro.

Ci stupisce anche la location scelta perché la sede istituzionale per un appuntamento del
genere c’è ed è la Casa degli Italiani. Un altro mistero. Peccato, anche perché questa potrebbe essere stata l’ultima occasione per fare un paio di domandine all’ambasciatore che tra non molto - pochi giorni - decadrà dal suo incarico (fine mandato) o allo stesso Merlo cui avremmo chiesto volentieri come mai il suo ruolo di sottosegretario agli Esteri sia ancora senza deleghe da quando si è formato il secondo governo Conte.

Forse, per lui, è meglio soprassedere… Per lui però... O per il suo referente in Uruguay, quel Lamorte Aldo che tutti conoscono per quel suo comportamento..... particolare, non in regola. Ricordate? Ci aveva minacciati di querele, denunce e quant'altro.... Nulla di tutto questo... Nessuna denuncia... Perché sapeva di essere in torto. Solo parole, bugie... Le stesse di quanto ci giuró che avrebbe pagato i suoi debiti con noi... E avrebbe ridato il terreno a Carrasco alla legittima proprietaria.... Stiamo ancora aspettando.... Ma questi sono i personaggi del Maie... Egregio senatore Merlo...