Durante la prima settimana italiana di Paysandú, la scuola 57 è stata ufficialmente ribattezzata "Italia". La cerimonia è stata promossa dalla locale Associazione Lucana e ha visto la partecipazione delle autorità dell’istituto scolastico insieme a quella del dipartimento che hanno presentato, oltre alla consueta targa commemorativa, anche un murales disegnato da Máximo Mazzolo che rende omaggio all’unione tra l’Italia e l’Uruguay. Tra gli oratori, il viceconsole italiano di Paysandú Martin Tirio si è congratulato per l’iniziativa sottolineando come questa proposta sia nata dal desiderio della collettività italiana e si è augurato che questo traguardo possa essere solo l’inizio di un qualcosa di più profondo. "La nostra missione non si esaurisce solo con questa nomina ma, al contrario, tutti noi cercheremo di stabilire un vincolo reciproco con questo centro educativo".

"Oggi assistiamo al culmine di un lungo cammino che ci rende orgogliosi". Questo il commento a Gente d’Italia di Juan Maulella, presidente dell’Associazione Lucana, che ha sottolineato l’importanza di questo progetto insistendo sull’idea di unità: "Abbiamo lavorato molto duramente per poter raggiungere questo obiettivo e poterlo ufficialmente concretare durante la prima settimana italiana di Paysandú per noi è motivo di ulteriore soddisfazione. Rinominare questa scuola con il nome Italia era il desiderio di tutta la comunità e non solo della nostra associazione. Proprio per La facciata della scuola 57 ribattezzata 'Italia' questo abbiamo sostenuto questa proposta fin dall’inizio insieme a tutte le altre associazioni. Siamo onorati di aver collaborato a questo risultato apportando il nostro granello di sabbia". Maulella ha poi ricordato le caratteristiche della zona che ospita la scuola 57, "un’area agricola che nello scorso secolo era popolata principalmente da immigrati italiani come il mio bisnonno che andava in giro casa per casa a vendere il latte che produceva".

La notizia della proclamazione della scuola 57 era attesa da tanto tempo a Paysandú dove è presente una delle comunità italiane più grandi dell’interno dell’Uruguay. Fu infatti nel luglio del 2016 che iniziò il lungo iter legislativo con la proposta arrivata in Parlamento e presentata da tre deputati: Walter Verri (Partido Colorado), Nicolás Olivera (Partido Nacional) e Cecilia Bottino (Frente Amplio). "Noi siamo stati subito favorevoli alla proposta della comunità italiana condividendo il cambio del nome per una delle scuole più emblematiche di Paysandú", affermava nel dibattito parlamentare del giugno 2018 la deputata Bottino. Da parte sua, invece, il collega Verri ricordava come "il primo progetto di legge venne presentato durante la legislatura 2000-2005 ma non riuscì ad essere approvato in entrambe le camere".

Il secondo iter legislativo si è concluso favorevolmente nel dicembre del 2018 con l’approvazione definitiva della legge in entrambe le camere. Successivamente il progetto è passato nelle mani dell’autorità scolastica uruguaiana, l’Anep (Administración Nacional de Educación Pública), che ha messo in marcia quanto precedente stabilito dal Parlamento.

Matteo Forciniti