Non è buono quel che è buono. Ma è buono ciò che piace. Sacrosanta verità. Ne è convinto lo svedese Stellan Johansson che, ha pubblicato sulla sua bacheca virtuale la fotografia di una succulenta pizza al kiwi… Eh sì, è proprio così, dopo l’ananas tocca al kiwi.

Il coraggioso pizzaiolo giura che la sua pizza margherita con prosciutto e spicchi di kiwi è buonissima. Scatenate le reazioni sui social di clienti che alla vista delle fotografie della pizza al kiwi reazioni di tutti coloro che hanno visto le immagini. Tra chi difende la prova e chi invece ripudia il tentativo perché più tradizionalista, il povero inventore ha ammesso di aver ricevuto anche delle minacce di morte dall’Italia. Ma sostiene: "È buona". Non allo stesso modo la pensano coloro che hanno commentato sotto il suo post Facebook. Molti i commenti degli italiani: "Sei da codice penale, è un’eresia", "Barbaro", "Ma come si fa?!". Tra questi, anche coloro che si rifiutano di chiamare pizza tale creazione: "Chiamatela distesa di impasto al forno con pomodoro mozzarella kiwi e prosciutto" e, ancora, "Non chiamatela pizza... è orribile ed è un’offesa al cibo napoletano".

Il coraggioso pizzaiolo svedese però non è l’unico ad avere avuto quest’ idea. Giulio Scialpi, il pizzaiolo campione del mondo nel 2014, inventò la pizza Dorì: come condimenti, la sua pizza aveva prosciutto affumicato, musse caramellata e... kiwi giallo! Rassegnatevi tradizionalisti e cultori della gastronomia pura, la vera pizza non esiste più…