Non c'è nessuna impronta del virus responsabile della Covid-2019 nel sangue del paziente zero di Codogno, il manager di ritorno dalla Cina con il quale il 38enne di Lodi si sarebbe intrattenuto prima di contrarre l'infezione. I ricercatori dell'Istituto Superiore di Sanità non sono infatti riusciti a trovare nessun anticorpo specifico nel suo sistema immunitario. Significa che il paziente non ha mai contratto l'infezione e dunque non può essere stato lui a trasmetterla al paziente ancora in fase di ricovero.

Gli anticorpi sono infatti una sorta di registro che raccoglie in forma molecolare le tracce delle infezioni cui il nostro sistema immunitario è chiamato a far fronte. Quando infatti un agente patogeno (tossina, virus o batterio) invade l'organismo il nostro sistema immunitario mette all'opera una serie di difese che interagiscono a livello molecolare contro l'aggressore. Nel caso dei virus per esempio, si attivano specifiche cellule del sistema immunitario che riescono a rispondere alle specifiche proteine che costituiscono l'involucro esterno del virus. Ciascun anticorpo risponde a una specifica aggressione con un sistema che riconosce le molecole e riesce ad agganciare.

Non sempre il sistema immunitario riesce a riconoscere i virus e a contrastarli, tuttavia in ogni caso si sviluppa una risposta che poi rimane nell'organismo anche dopo che l'infezione è finita. Sono proprio questi specifici anticorpi che sono stati cercati invano dai ricercatori dell'Istituto Superiore di Sanità. Non aver trovato alcun anticorpo specifico ha importanti conseguenze di carattere epidemiologico in vista del possibile contenimento del focolaio lombardo. All'appello manca infatti il paziente numero zero o paziente indice, quello cioè che avrebbe veicolato il virus per primo. Sebbene ora i medici siano stati in grado di rintracciare gran parte dei contatti del giovane 38enne, non è ancora chiaro dove questi possa aver contratto il virus e quindi è possibile che ci siano altre persone infette non ancora individuate.