Buone notizie sul fronte della lotta al coronavirus: funzionano gli anticorpi generati nei topi dal vaccino italiano dell’azienda Takis di Pomezia. Lo indicano i test eseguiti nel laboratorio di Virologia dell’istituto Spallanzani, ha spiegato all’Ansa l’amministratore delegato dell’azienda, Luigi Aurisicchio.

Si tratta del livello più avanzato finora raggiunto nella sperimentazione di un candidato vaccino contro il coronavirus nato in Italia, ma i test sull’uomo sono previsti comunque dopo l’estate. "Per la prima volta al mondo un candidato vaccino contro il nuovo coronavirus ha neutralizzato il virus nelle cellule umane", ha sottolineato Aurisicchio, spiegando che il test fatto allo Spallanzani è stato possibile grazie all’esperienza dell’istituto, che dopo avere isolato il virus ha messo a punto un metodo per verificare l’efficacia di vaccini e molecole direttamente sul virus.

"Grazie alle competenze dello Spallanzani, per quanto ne sappiamo, siamo i primi al mondo ad aver dimostrato la neutralizzazione del coronavirus da parte di un vaccino. Ci aspettiamo che questo accada anche nell’uomo", ha detto ancora Aurisicchio. "Stiamo anche esplorando altre interessanti piattaforme tecnologiche in collaborazione con la LineaRx, un’azienda americana. Alcuni vaccini hanno ricevuto importanti finanziamenti e hanno già iniziato la fase clinica in altri Paesi. Noi ce la stiamo mettendo tutta perché un vaccino che nasce dalla ricerca italiana, con una tecnologia tutta italiana e innovativa, venga sperimentato in Italia e messo a disposizione di tutti. Per fare questo – ha rilevato – abbiamo bisogno del supporto delle istituzioni e di partner che ci aiutino ad accelerare il processo: questa non è una gara e insieme possiamo vincere tutti contro il coronavirus".

I COSTI DEL VACCINO

Secondo il Financial times, "i costi mondiali per il vaccino contro il Covid-19 supereranno i 20 miliardi di dollari", molto di più rispetto all'"obiettivo di raccolta fondi di 8 miliardi della conferenza dei donatori guidata dall’Ue" e sostenuta dal G20 che si svolge oggi, 4 maggio. La spesa per l’immunizzazione su scala globale, scrive ancora il quotidiano economico-finanziario, "potrebbe raggiungere i 25 miliardi" di dollari e i leader europei "hanno riconosciuto che i primi 8 miliardi copriranno soltanto le necessità iniziali". In vista della conferenza, si moltiplicano gli appelli: la fondazione di Bill Gates invita il G20 ad "approfondire il finanziamento", le aziende farmaceutiche vogliono "garanzie" sugli investimenti, le ong chiedono "che i fondi siano spesi in modo responsabile ed equo".