E' finito il calvario della giovane Silvia Romano, la volontaria milanese rapita in Kenya nel 2018 e liberata sabato, dopo 18 mesi di sequestro. E' atterrata all'aeroporto di Roma Ciampino alle 14 e ad accoglierla c'erano i familiari - che ha salutato sorridendo e con un lungo abbraccio - il premier Giuseppe Conte, e il ministro degli Esteri Luigi di Maio. "Sto bene per fortuna, sia fisicamente che mentalmente, sono felicissima: ora voglio stare solo con la mia famiglia", sono state le sue parole appena messo piede sul suolo italiano. In questi giorni sarà portata in Procura a Roma per essere ascoltata dai pm, che hanno avviato un'indagine per rapimento a scopo di terrorismo.

UN SEGNO TANGIBILE DELLE ISTITUZIONI Il premier Conte, dopo aver accolto calorosamente la giovane, ha dichiarato che il suo rientro durante questo periodo "è un segno tangibile della presenza attiva del nostro Stato" e non ha risparmiato complimenti per l'AISE (l'Agenzia informazioni e sicurezza esterna ndr.), e il ministro Di Maio, nonché per la Farnesina e l'unità di crisi e per l'autorità giudiziaria. "Il suo arrivo era previsto a breve", ha continuato - per la liberazione "eravamo in dirittura d'arrivo, ma abbiamo deciso di mantenere riserbo, come di consueto per operazioni di questo tipo".